È conosciuto come il più bel Carnevale di Sicilia, il terzo più importante d’Italia e si svolgerà dall’8 al 25 febbraio. Stiamo parlando del Carnevale di Acireale, che ogni anno richiama curiosi da tutt’Italia e anche dall’estero.
E allora perché non approfittare di questo storico appuntamento (risale ben al 1594), con la sfilata dei carri allegorico-grotteschi in cartapesta e i coloratissimi carri infiorati, per visitare questa cittadina poco distante da Catania?
Acireale, commistione di epoche storiche, è chiamata la “città dei cento campanili” per il gran numero di chiese, ma è conosciuta soprattutto per l’architettura barocca di cui fa bella mostra buona parte del centro storico, ricostruito seguendone lo stile dopo il terremoto del 1693.
Per avere un’idea della città bisogna partire dalla bella Piazza del Duomo su cui si affaccia la Cattedrale di Maria Santissima Annunziata: legata al culto della patrona Santa Venerina, di cui si può ammirare la cappella decorata con affreschi del Seicento, custodisce anche una preziosa meridiana del 1843, abbellita dallo scultore catanese Carlo Calì, allievo del Canova. Sempre in piazza Duomo si incontrano anche la seicentesca Basilica dei Santi Pietro e Paolo e il Palazzo Municipale, entrambi meritevoli.
Altro monumento molto caro agli abitanti di Acireale è la Basilica di San Sebastiano (compatrono della città) anch’essa in stile barocco, al cui interno si possono osservare gli affreschi dipinti da Pietro Paolo Vasta. Se poi prima di immergervi in così tanta bellezza voleste fermarvi per una pausa golosa e “con vista”, fatela con la granita del Caffè Cipriani (consigliata gusto mandorla) da gustare naturalmente con la brioscia con il tuppo.
Di barocco trabocca il quartiere del Suffragio e i palazzi tra via Dafnica e via Galatea, ma gli amanti della storia e dell’arte devono fare anche tappa alla Biblioteca di Zelantea, una delle più antiche dell’intera Sicilia, in cui sono conservati oltre 200 mila manoscritti relativi alle diverse epoche di dominazione. Consigliatissimo poi il Museo dell’Opera dei Pupi che custodisce una collezione di storiche marionette e dove con gli spettacoli con i pupi si rivivono le gesta narrate dai poemi cavallereschi.
Per concludere la visita ad Acireale, non dimenticate Villa Belvedere, costruita nel 1848. Dal terrazzo in fondo al vialetto principale si può vedere un panorama mozzafiato: lo sguardo si perde tra il tesoro naturalistico rappresentato dalla Timpa e la costa tra Taormina e Catania e, nelle giornate limpide, si vede persino la Calabria.