Quel lembo di terra compresa fra Liguria e Toscana, incastrata tra l’Appennino Tosco-Emiliano e le Alpi Apuane, racconta ancora oggi di un passato ricco di storia, attraverso i suoi castelli, i borghi medievali, mura e torri isolate arroccate su colli.
La Lunigiana è una terra di confine, di incontro tra tradizioni e culture diverse, un territorio da sempre conteso che però ha saputo mantenere una propria identità.
Della Lunigiana tanto raccontano i suoi borghi: ci sono quelli più famosi come Pontremoli “clavis et ianua” (porta e chiave) della Lunigiana, che deve il suo nome al pons tremulo (ponte tremante) in legno che univa le due parti del borgo.
Qui si passeggia tra palazzi nobiliari e chiese (tra tutte fermatevi al Duomo con la statua della Madonna del Popolo e il suo campanile detto “Campanone”) e si arriva al Castello del Piagnaro, ma soprattutto è da qui che potrete iniziare un tour alla scoperta della cucina di questa zona. È un tripudio di testaroli al pesto, torte d’erbi e amor, tipici dolcetti formati da due cialde con in mezzo la crema, la cui ricetta è un segreto che ogni pasticceria si tramanda da anni, come anche segreta è la ricetta del Bianco Oro, celebre aperitivo che si può gustare solo in un bar.
Il consiglio in più: il 14 e 15 maggio a Pontremoli organizzano il Tour Day (che si legge turdei, tortelli in dialetto), un giro enogastronomico a tappe attraverso sapori e tradizioni uniche.
La scoperta di questo territorio un po’ misterioso continua con Fosdinovo, con il suo castello che domina la Val di Magra e di Luni da cui si gode di una vista splendida sul mare, e con Fivizzano, conosciuto come la “Firenze della Lunigiana“, perché è il più “toscano” tra i borghi della Lunigiana, citato anche da Carducci. Poco fuori fermatevi alla fortezza di Verrucola e a Equi Terme celebre per le sue acque solfuree che sgorgano a 27 gradi.
Tra i borghi meno conosciuti c’è poi Taponecco, un labirinto di pietra, con gallerie, archi, gradinate, Ponticello, uno dei più bei borghi medievali della Lunigiana fondato fra il XIV e il XV secolo che rappresenta anche una delle tappe della via Francigena. Si prosegue con Bagnone che spunta su uno sperone roccioso con il castello malaspiniano e con Filetto, nel comune di Villafranca, uno dei borghi fortificati meglio conservati della Lunigiana.
Colonnata sicuramente richiamerà alla vostra mente la sua specialità, il lardo, anche se qui sono le bellissime cave di marmo bianco.
Se non siete ancora sazi di tutta questa bellezza potete aggiungere al vostro programma di viaggio il Lunigiana Land Art, festival diffuso in dodici comuni in programma fino al 3 luglio: eventi, spettacoli, laboratori, tour, performance, residenze d’artista per scoprire e riscoprire la Lunigiana, facendo vivere un’esperienza unica a chi nel territorio abita e lavora.
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