The contemporary mountain è la definizione di Arte Sella, un luogo unico dove arte e natura si fondono perfettamente, mutando insieme. Uno dei pochi esempi italiani della cosiddetta Art in nature, molto di più di un museo a cielo aperto: nel cuore del Trentino, tra i boschi della Valsugana, Arte Sella è un processo creativo che ha preso il via trenta anni fa dall’incontro tra il mondo naturale e il fermento artistico.
Riduttivo definirla un’esposizione all’aperto di opere d’arte di artisti di fama internazionale: partendo dal legno, sassi, rami, foglie e tronchi, tutti elementi naturali, l’opera d’arte si forma, muta e cresce con la natura stessa, in un processo in divenire. Senza che ci sia l’intervento dell’uomo, se non in partenza, a modificarla e “incastrarla” in uno schema di lettura precostituito. È la natura che si impossessa dell’opera, la integra in se stessa e la trasforma incessantemente.
È il 1986 l’anno in cui il progetto di Arte Sella prende vita con le prime installazioni e le mostre nel giardino di Villa Strobele, ma passano dieci anni per vedere svilupparsi ArteNatura, un sentiero forestale sul versante meridionale del monte Armentera. Due anni dopo si aggiunge l’Area di Malga Costa, un tempo dedicata all’alpeggio degli animali, poi diventata luogo espositivo e spazio dedicato a incontri, eventi e concerti.
Sono questi due dei percorsi con cui scoprire Arte Sella, a cui si aggiunge il Sentiero Montura che collega appunto le due aree: un percorso lungo 4 chilometri ideale per immergersi a piedi nella natura della Val di Sella, tra viali alberati e prati fioriti, una passeggiata adatta a famiglie ed escursionisti di ogni età e forma atletica.
Dal 1986 più di 300 artisti internazionali hanno contribuito a realizzare questo luogo eccezionale, un’esperienza immersiva nella natura e al contempo nell’arte contemporanea. Ettore Sottsass, Pinuccio Sciola, Nils-Udo, Arne Quinze, John Grade, Michelangelo Pistoletto, Henrique Oliveira, Atsushi Kitagawara, Kengo Kuma ed Edoardo Tresoldi sono alcuni degli artisti che hanno creato opere monumentali ed emblematiche.
Tra le più conosciute c’è Cattedrale Vegetale di Giuliano Mauri del 2001, a lungo simbolo di Arte Sella. Costruita con più di tremila rami intrecciati è come una cattedrale a tre navate di ispirazione gotica, con 42 colonne e una superficie di 1.220 metri quadrati. All’interno di ogni colonna è collocata una pianta di carpino che, nell’intenzione dell’artista, una volta cresciuta dovrebbe prendere il posto della struttura attuale, destinata a marcire e a scomparire.
Un monumento dunque che muta di anno in anno, un’opera vivente inserita perfettamente nel panorama circostante, grazie alla scelta di specie vegetali rigorosamente locali.