Posta a nord di Vicenza, in Veneto, la città di Bassano del Grappa si sviluppa sulle rive del capriccioso fiume Brenta, che la divide ad ovest dall’Altopiano di Asiago.
Adagiata all’ombra del Monte Grappa, teatro di tante battaglie delle due Guerre da cui prende il nome, Bassano ha comunque molto da spartire con la famosa acquavite di vinaccia italiana. Qui, infatti, si trovano alcune delle più famose distillerie italiane, compresa quella che nel 1779 segnò la svolta della moderna distillazione. Aperte ai visitatori, le distillerie del centro storico, davvero spettacolari, offrono, tulipe alla mano, interessanti degustazioni di grappa; ma prima di lanciarvi in questi arditi assaggi, vi suggerisco di fare prima un tour della città!
Prima di percorrere il mitico Ponte degli Alpini che vi porterà in centro città, fate un salto a Palazzo Bonaguro, in quartiere Angarano. Questa maestosa costruzione del XV secolo merita di essere ammirata sia dentro che fuori: all’esterno vi accoglierà con uno scenografico giardino animato da statue allegoriche e fontane, mentre all’interno troverete alcune interessanti collezioni permanenti, tra cui l’Erbario Parolini. Questo antichissimo Erbario comprende più di 13.000 campioni botanici raccolti in tutto il mondo dal nobile bassanese Parolini, che fondò anche il meraviglioso orto botanico presente tuttora nel cuore della città, con giardino, prato e aiuole in cui vegetano tuttora migliaia di specie di piante.
Ma Bassano è famosa anche per le ville, su alcune delle quali lasciò un segno il genio architettonico del Palladio, e il Ponte Vecchio o degli Alpini, che dalla sua prima costruzione intorno al 1124, fu più volte distrutto, bombardato, incendiato e travolto dalle acque.
Affacciandosi da questo suggestivo ponte pedonale coperto di legno, è possibile ammirare il tumultuoso fiume Brenta e le prime, verdi propaggini del Monte Grappa. E partendo proprio da qui, è possibile intraprendere due facili passeggiate, uno su una riva, uno sull’altra, che vi porteranno a scoprire altri tesori di questa città.
Seguendo le indicazioni del percorso di sinistra, una rilassante passeggiata immersi nell’ambiente naturale del Brenta conduce in breve fino alla suggestiva Chiesa di San Bartolomeo. Il sentiero di destra, invece, dopo aver superato il Rio della Zuecca su di un ponticello, costeggia il muro d’argine fino al parco di villa Bianchi Michiel, realizzata su progetto del Palladio. Un luogo magico da cui ammirare il tramonto.
Prima di andarvene, però, fate una capatina anche al Museo Hemingway della Grande Guerra presso la splendida Villa Ca’ Erizzo Luca. Qui si trovano tante testimonianze, soprattutto fotografiche, del grande scrittore soldato, che spesso si intratteneva in questo luogo con gli altri “Poeti di Harvard”: così furono soprannominati, infatti, alcuni addetti alle ambulanze della Croce Rossa Americana che alla fine della guerra si rivelarono grandi talenti letterari.