L’enorme successo del viaggio aereo low-cost ha reso, almeno per il nord Italia, la città di Bergamo celeberrima soprattutto per il suo nevralgico scalo aereo. Ma Bergamo, in Lombardia, non è certo soltanto un anonimo punto di partenza per economici viaggi in Europa e Italia, quanto invece un gioiellino duplice con un cuore medioevale.
Innanzitutto è una città composta da due diverse identità, Bergamo Bassa, che è la parte che comprende l’espansione più moderna dell’abitato, e Bergamo Alta, dove si trova il centro storico, vero e proprio borgo medioevale arroccato su un’altura.
A dividere le due facce della città è una cinta muraria del 1500, detta “le mura venete“, che sono entrate a far parte del Patrimonio dell’umanità dell’Unesco nel 2017. Per “superarle” e accedere al centro storico è possibile usare auto (ma non la domenica pomeriggio o i weekend estivi) o bus, ma anche percorrere una serie di scalinate dette scorlazzini oppure prendere la funicolare. Quale che sia il percorso scelto, vi troverete in un intreccio di stradine, per lo più acciottolate, sono quelle che disegnano i contorni della città alta, dove ovviamente si concentrano la maggior parte dei monumenti storici di Bergamo.
Il cuore del borgo è la piazza Vecchia, dove svetta il Campanone, ovvero la Torre Civica, che ancora oggi scocca 100 colpi ogni 22 ore per annunciare la chiusura del portone delle mura per la notte. Sotto il suo sguardo il palazzo della Ragione, chiamato così perché qui si amministrava la giustizia e sotto la cui loggia è ospitata una meridiana sul selciato del XVIII secolo, e ancora la fontana Contarini, circondata di sfingi e leoni. Senza allontanarsi troppo si susseguono il Duomo di Sant’Alessandro, la Cappella Colleoni, il Battistero eretto da Giovanni da Campione e la basilica di Santa Maria Maggiore, che mostra diversi stili architettonici degli anni che ha attraversato e conserva affreschi del ‘300, accessibili con l’acquisto di un biglietto.
E ancora il centro offre altro, come il Civico museo archeologico e il Museo “Enrico Caffi” di scienze naturali, l’Orto botanico e la fontana di Lantro.
Se ancora non vi sentiste sazi potreste prendere una seconda funicolare e spostarvi ancora più in alto, raggiungendo il colle San Vigilio, con un piccolo parco che circonda le rovine del castello omonimo, una posizione dominante che ovviamente oggi consente di ammirare uno splendido panorama che arriva ad abbracciare parte delle Prealpi.