Esiste un luogo in Italia libero dal coronavirus. E’ un piccolo borgo alle pendici del Campo dei fiori, area naturale protetta, in provincia di Varese, in Lombardia.
Il sindaco Marco Galbiani, sorridendo dietro la mascherina, afferma che: “Siamo un villaggio e stiamo riscoprendo una forma di vita lenta, solidale. Abbiamo la fortuna di avere un panettiere che svolge anche la funzione di negozio con alcuni beni alimentari di prima necessità, e ogni lunedì arriva un ambulante che ci porta frutta e verdura. Due consiglieri comunali fanno i volontari per andare in farmacia e al supermercato, in aiuto delle persone anziane o sole. Incrociando le dita, per ora non abbiamo nessun contagio nel nostro comune. C’è solidarietà tra le persone”.
Nel paese, area colonizzata in epoca romana, vivono circa seicento persone e, al momento, i contatti con l’esterno sono ridotti al minimo, anche se qualcuno è costretto ancora ad andare a lavorare.
“C’è chi va a Milano e chi, come me” continua il sindaco “gira in diversi posti, ma stiamo molto attenti e aspettiamo di vedere come evolva la situazione”.
Il comune potrebbe isolarsi completamente perché ha anche la fortuna di non essere su un’arteria di grande comunicazione e, se si chiudesse l’unica strada attorno alla quale si sviluppa il centro abitato, in paese si potrebbe arrivare solo a piedi.
Il nucleo storico conserva le caratteristiche dei borghi rurali dell’Alto Varesotto. Qui si trovano case di pietra, spesso collegate da androni coperti, strette vie porticate e pavimentazioni selciate. Il territorio circostante è prevalentemente costituito da zone boschive, in cui prevalgono alberi di castagno e faggio, mentre nella parte settentrionale del territorio prevalgono dei terrazzamenti, storicamente utilizzati per le coltivazioni agricole e per i vigneti, ma successivamente abbandonati e invasi da boschi rigogliosi.
Un’isola felice, quindi, da tenere presente come buon esempio per tutti…