Prendete il vostro immaginario più fiabesco e cercate di distanziarvi da quell’idea di colori sgarganti e arcobaleni a cui normalmente vi hanno abituato le rappresentazioni di fate e mondi incantati. Fatelo a favore di colori più naturalistici: quello che potreste immaginare somiglierebbe molto a quello che trovereste qui, in un luogo dove è facile pensare di essersi persi nel villaggio incantato di qualche piccola creaturina, come i famosi ometti blu creati da Peyo. Difficile infatti non tornare un po’ bambini davanti alle bizzarre formazioni rocciose dal cacofonico nomignolo che caratterizzano questa recente riserva naturale (è attiva dal 1989) all’interno del Parco del Marguareis, a Villar San Costanzo in provincia di Cuneo, in Piemonte: i Ciciu del Villar.
Il loro aspetto è quello di raggruppamenti di veri e propri funghi di pietra. Come grandi porcini hanno una testa più scura e “fusti”, a tratti rossicci per l’alto contenuto ferroso. Prodotti in tempi antichi ai piedi del massiccio del monte San Bernardo, questi “fantocci” (questo il significato della parola “ciciu”) sono formati da un masso erratico di gneiss (il cappello) e da terriccio e pietrisco compattati, entrambi modellati dal tempo e dall’erosione, guadagnando un aspetto che ha partorito numerose storie e leggende: si va da un miracolo ad opera di San Costanzo, che avrebbe trasformato dei legionari romani, ai riti e magie delle masche, le streghe piemontesi.
La dimensione dei Ciciu, o colonne di erosione, vanno da meno di un metro fino ai 10, anche se questi ultimi sono più rari, con fusti che possono arrivare a raggiungere 3 metri di diametro e cappelli che arrivano fino ad 8.
La riserva naturale che ospita queste graziose formazioni permette escursioni, gite e visite guidate, con aree attrezzate per il pic-nic e la possibilità di accedervi tutto l’anno. Ricca anche faunisticamente, l’aerea offre tra le varie possibilità diversi sentieri escursionistici, incluso un piccolo un percorso ad anello di circa 45 minuti per una passeggiata particolarmente piacevole e non troppo impegnativa alla portata di tutti, e un percorso ginnico con 16 stazioni dotate di attrezzi sportivi lungo il percorso. Inoltre è possibile spingersi oltre ed esplorare i dintorni, dove, oltre a visitare il territorio, si possono raggiungere zone per sport come deltaplano e parapendio (al Colle della Liretta).
Dalla primavera all’autunno agli adulti è richiesto un piccolo contributo per accedere all’area della riserva, che permette di mantenere il servizio di informazioni turistiche e la pulizia delle aree attrezzate.