Sulla scia del forte sviluppo del turismo open air, nel 2022, il segmento dell’ospitalità open air ha registrato una crescita dell’8%: con 10,7 milioni di arrivi e oltre 73 milioni di presenze ha superato di gran lunga i dati riportati nel pre-pandemia.
Questi numeri confermano il crescente interesse dei turisti, in particolare delle nuove generazioni, nei confronti del camping village come tipologia di vacanza.
Di conseguenza anche il mondo della comunicazione nell’ambito del turismo sta cambiando direzione.
Da studi recenti emerge che media e comunicazione contribuiscono per oltre il 70% nello sviluppo e nel mantenimento della notorietà e attrattività delle strutture turistiche open air.
Emerge anche che, per ottenere dei risultati tangibili a livello di prenotazioni, serve un approccio comunicativo a 360°, nel quale media tradizionali e media digitali siano in grado di operare sinergicamente.

La comunicazione è soprattutto un insieme di persone che collabora: turista, operatore, amministratore sono alcuni degli attori che devono saper comunicare all’interno di un progetto di marketing territoriale.
Una delle tematiche che più sta a cuore ai viaggiatori è quello del green e della sostenibilità, dal momento che si sta registrando un forte calo le vacanze “non sostenibili” in generale.
Il turismo green e sostenibile rappresenta una rivisitazione del concetto stesso di viaggiare: continuare a visitare il mondo ma in modo etico, socialmente responsabile e con un’impronta ecologica quanto più bassa possibile se non inesistente.
I vantaggi del turismo sostenibile sono legati a un minore inquinamento e alla preservazione degli ecosistemi, della biodiversità e delle risorse naturali, oltre al rispetto delle culture locali e al sostegno di uno sviluppo turistico green, equo e solidale.
Nel 2022 è stato registrato che il 77% dei turisti ha preferito scegliere vacanze open air. Il glamping, anche se rimane ancora un mercato di nicchia, è un’ipotesi sempre più presa in considerazione, anche se non è ancora del tutto decollato.
Se ne parla sempre di più perché riesce a coniugare perfettamente la vita open air con i comfort di cui tutti apprezzano i vantaggi. Le tende di lusso permettono, infatti, di dormire “sotto le stelle” e circondarsi dalla natura, ma sono accessoriate, ampie e molto più belle di una semplice tenda da campeggio.
Anche lo slow tourism sarà un tema portante del 2023: dal trekking alle camminate fino al cicloturismo, il turismo lento attrae oggi il 54% dei potenziali viaggiatori. Molti camping village si stanno adeguando a questa tendenza offrendo varie possibilità in tal senso ai propri ospiti.
Spesso le prenotazioni si muovono a seconda degli eventi presenti sul territorio, capaci di attirate l’attenzione dei turisti più curiosi e di quelli che preferiscono abbinare il relax e il divertimento delle vacanze ad eventi particolari.
Anche il turismo esperienziale sta prendendo sempre più piede. Per questo le strutture ricettive e, tra queste, anche i camping village, cercano sempre di più di offrire ai propri ospiti esperienze da vivere durante il loro soggiorno e le loro vacanze.
Si prevede che durante il corso del 2023 la digitalizzazione e la comunicazione sui Social e sui siti delle strutture aumenti esponenzialmente: questo tipo di commercializzazione sta diventando sempre di più il canale preferenziale per promuovere le proprie strutture, le attività e il territorio in generale.

Concludendo, possiamo dire che il campeggio è sempre un’esperienza fantastica in ogni periodo dell’anno, soprattutto quando si abbina ad entusiasmanti attività all’aria aperta.
Se si trova la destinazione ideale e si utilizzano le attrezzature giuste, l’intera esperienza diventa ancora più speciale.
Per scegliere il camping village in cui trascorrere le vostre prossime vacanze potete dare un’occhiata QUI