È nella natura che il Cilento dà il meglio di sé, grazie alle sue vaste aree verdi e coste frastagliate che si affacciano su uno dei mari più belli (e puliti) d’Italia.
Il Cilento, che si estende in provincia di Salerno, è una delle zone più incantevoli della Campania, un paradiso per chi ama la natura e il mare, da sempre crocevia di tradizioni e popolazioni, luogo di storia ed eccellente gastronomia (è la culla della dieta mediterranea).
Un territorio variegato, in parte ancora selvaggio, ideale per una vacanza di relax, ma anche di scoperta di borghi autentici, che stupisce per la sua accoglienza, una delle carte vincenti di questa zona dichiarata Patrimonio Unesco.
Qui storia, mito e leggenda sono intrecciati. Basti pensare che è all’isoletta di fronte a Punta Licosa che ci si riferisce quando si legge delle sirene che ammaliarono Ulisse. O ancora è al mito di Palinuro, il nocchiero di Enea, che si deve il nome del promontorio di Capo Palinuro. Insomma numerosi dei poemi greci e romani sono stati ambientati qui.
Qui c’è Paestum, fondata dai coloni greci nel VI sec. a.C con il nome di Poseidonia, dove si può visitare uno dei più importanti complessi archeologici della Magna Grecia con il Tempio di Nettuno dedicato ad Era, il Tempio di Cerere e la Basilica, tutti di ordine dorico. Da non perdere il Museo Archeologico Nazionale che conserva anche i dipinti della tomba del Tuffatore, uno dei pochi ritrovamenti di pittura classica.
C’è il sito di Velia/Elea con i bellissimi i resti di Porta Rosa (unico esempio di arco a tutto sesto della Magna Grecia) e di Porta Marina, le terme, l’agorà, l’acropoli e la necropoli.
E ancora la Certosa di Padula, seconda in Europa per estensione solo a quella di Grenoble in Francia, che occupa una superficie di oltre 50 mila mq. Di stile prevalentemente barocco, è conosciuta soprattutto per il chiostro su due livelli.
Se si visita la zona non si possono non citare il borgo marinaro di Acciaroli, dove soggiornò anche Hemingway, poi Pollica, Castellabate e Teggiano che ha mantenuto intatto il suo aspetto di roccaforte. Per chi cerca una vacanza di relax c’è Palinuro dove spiagge sabbiose si alternano a tratti rocciosi accessibili via mare che nascondono veri gioielli naturali come la Grotta Azzurra. Ma anche Marina di Camerota, incastonata tra promontori a strapiombo sul mare con calette, grotte naturali e Porto Infreschi, gioiello marino del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. In Cilento poi non può mancare una visita alle grotte, come quelle di Pertosa-Auletta dove è possibile navigare su un fiume sotterraneo o quelle di Castelcivita.
Ed è proprio qui che sorge il magnifico Parco nazionale del Cilento e del Vallo di Diano, con i siti archeologici di Paestum e Velia e la Certosa di Padula, inseriti nel 1998 nella world heritage list dell’Unesco.
Il Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano, secondo parco in Italia per dimensioni, si estende dalla costa tirrenica fino ai piedi dell’appennino campano-lucano e conserva numerose tracce dell’antica presenza dell’uomo. Il Parco comprende le cime degli Alburni, del Cervati e del Gelbison, nonché i contrafforti costieri del Monte Bulgheria e del Monte Stella, le spiagge dove i destini di Enea e Palinuro si sono separati, i resti delle colonie greche di Elea/Velia e Paestum, la splendida Certosa di Padula.
Questi ultimi tre siti sono i principali attrattori culturali di importanza nazionale ed internazionale che hanno permesso al Parco di gloriarsi del prestigioso riconoscimento di Patrimonio Mondiale dell’Umanità rilasciato dall’UNESCO.