Dici Varigotti e subito immagini il borgo saraceno, i suoi caruggi caratteristici e soprattutto la spiaggia su cui si affacciano le famose casette color giallo e rosa pastello. Varigotti, frazione di Finale Ligure, sulla Riviera di Ponente della Liguria, è una delle mete più amate dai turisti italiani e stranieri che la scelgono soprattutto nella bella stagione. Eppure, al di là del turismo balneare, Varigotti offre interessanti percorsi per gli amanti del trekking e del biking.
Tra tutti spicca sicuramente il cammino del Pellegrino che dal centro di Varigotti conduce fino a Noli: una camminata non eccessivamente impegnativa, con un dislivello di circa 280 metri, da poter fare in un paio d’ore abbondanti (meglio ancora se non d’estate per via dell’esposizione).
Un itinerario davvero bellissimo che fiancheggia il mare dall’alto: avvolti nel profumo della macchia mediterranea, si attraversano uliveti, boschi di pini e lecci e si incontrano chiese abbandonate, eremi e anche un’incantevole grotta.
Si parte da Varigotti dove, a pochi metri dalla galleria sull’Aurelia, bisogna imboccare la seminascosta Via della Cava che conduce a Strada Vecchia: qui l’attacco del cammino del Pellegrino è ben segnalato, sulla sinistra.
Si parte in salita, ma siate pazienti perché dopo un po’ di fiato corto sarete subito ripagati con un panorama mozzafiato sulla riviera. Dopo circa 15 minuti potete fare la prima deviazione, prendendo il bivio per la Chiesa di San Lorenzo, un’abbazia benedettina fondata intorno al XIII secolo, che domina la Baia dei Saraceni.
Tornati sul percorso principale troverete poco dopo il coloratissimo Mausoleo di Giuseppe Cerisola, costruito negli anni ’70 da questo noto personaggio della zona, di rientro a Varigotti dopo aver trascorso parte della sua vita in Australia come prigioniero degli inglesi durante la Seconda Guerra Mondiale e poi come bracciante.
Un’altra deviazione che incontrerete è la “Passeggiata Dantesca” (la stessa che compì Dante Alighieri nel 1306 quando era in viaggio verso la Francia e che viene citata nel Purgatorio), da cui si può raggiungere quello che resta della Torre delle Streghe. Ma è dopo Monte Capo di Noli (con i suoi 276 metri la punta più alta dell’escursione), che si vede sulla destra il bivio per la Grotta dei Briganti. Chiamata dai locali Antro dei Falsari perché pare che qui i contrabbandieri nascondessero le loro merci, è come una grande finestra spalancata sul mare, alla quale si accede, prestando molta attenzione, attraverso uno stretto passaggio.
Da qui in poi inizia poi la discesa verso Noli ma, prima di arrivare nel suo affascinante centro storico, merita fare un’ultima pausa ai resti, nascosti tra il verde a picco sul mare, della chiesa di Santa Margherita e dell’Eremo in stile coloniale costruito dal Capitano Enrico De Albertis, navigatore e intellettuale ligure di fine ‘800.