Per il settore del Turismo all’Aria Aperta l’avvio della stagione estiva 2019 è stato disastroso. Il maltempo che ha caratterizzato i mesi di aprile e maggio ha annullato quasi del tutto le aspettative di partenza per vacanze en plein air, tipologia di vacanza che dal meteo dipende fortemente…
L’andamento di giugno e di luglio ha compensato, però, in maniera quasi completa il gap e le prenotazioni per agosto indicano un periodo di piena occupazione delle strutture.
Se il bel tempo dovesse durare fino ad ottobre come lo scorso anno, ci si può aspettare una sostanziale tenuta dei risultati conseguiti nel 2018 se non addirittura una crescita, sia pure modesta.
Un sondaggio condotto presso le strutture turistiche ha evidenziato che le aziende prevedono, per la stagione in corso, una maggiore richiesta di mobil home e lodge tent e un decremento di richieste per piazzole libere e attrezzate.
Le indicazioni raccolte confermano i trend locali registrati lo scorso anno. È da evidenziare l’aumento degli arrivi in Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Toscana e Sardegna e la lieve crescita in Trentino-Alto Adige ed Emilia-Romagna. In calo sono, invece, gli arrivi in Liguria, in Lazio, in Umbria, in Calabria e in Sicilia, mentre stazionarie rimangono le presenze in Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Campania e Basilicata.
Si conferma la tendenza ad una maggiore attenzione rivolta al territorio e alla qualità ambientale, non solo all’interno delle strutture stesse ma anche nell’ambiente circostante.
Sempre più in crescita è la richiesta di vacanze esperienziali soprattutto con sistemazione in contesti glamping o avventurosi.
Si conferma la tendenza consolidata negli ultimi anni alla scelta di soggiorni in bungalow e case mobili (il 50% delle presenze totali), insieme alla lieve crescita di ospiti con camper e roulottes (il 35% delle presenze), mentre resta in diminuzione la quota di ospiti in tende e dei così detti “stanziali” (15% delle presenze).