Il modo migliore per seguire il Giro d’Italia, la corsa più amata dagli italiani, è quello di montare in sella della propria bicicletta e, partendo dalle tappe ufficiali, seguire un proprio itinerario.
Il 102° Giro d’Italia è partito l’11 maggio da Bologna, città che in quell’occasione ha illuminato di fucsia il Palazzo del Podestà creando una suggestiva ambientazione. Non solo per Bologna ma anche per tutte le altre città che saranno tappa del Giro è sempre una grande festa in rosa, colore scelto in quanto ricordava quello dei fogli della Gazzetta dello Sport, inconfondibile “marchio di fabbrica”.
Se scegliete di trascorrere le vostre vacanze in uno dei camping a Bologna, quale occasione migliore di visitare la città quest’anno se non durante il periodo del Giro d’Italia? Piccola ed estremamente ciclabile, Bologna è tra le poche città italiane ad essersi dotata di una velostazione, favorita dalla vicinanza della stazione ferroviaria, ricavata da un sottoscala che ha funzionato anche come deposito di legna, cereali e marmi. Si tratta di un negozio, ciclofficina, deposito di biciclette e zaini, punto di noleggio e vendita di biciclette e materiali utili in tal senso. Una volta che avrete recuperato anche voi una bicicletta qui potrete immettervi sulla pista ciclabile chiamata anche “tangenziale delle biciclette”. È lunga 8,4 Km ed è stata inaugurata qualche anno fa dal campione Felice Giramondi. Percorrendo questa pista ciclabile potrete raggiungere la storica Ville Ghigi che merita una vostra visita.
Continuando il percorso, facile e fattibile per tutti, potete continuare sulla Ciclabile del Reno che porta al Parco della Chiusa, verso Casalecchio di Reno, un’oasi verde dotata di una chiusa che avevo lo scopo di regolare il flusso del fiume sin dal XII secolo.
Una tappa del Giro d’Italia, nello specifico l’8°, la Tortoreto Lido/Pesaro, passa dal Parco di Monte San Bartolo, uno spettacolare tratto di costa che si affaccia sul Mar Adriatico tra Gabicce Mare e Pesaro, cittadina che, al passaggio del Giro, ha acceso di rosa il Torre Panoramica.
Potrete attraversare anche la Via Francigena che ripercorre le tappe del pellegrinaggio di Sigerico da Canterbury a Roma. Nel 990 d.C. dopo essere stato ordinato vescovo, l’abate tornò in patria annotando i nomi di 79 tappe dei 1800 chilometri percorsi tra Inghilterra, Francia, Svizzera e Italia. In territorio italiano la via Francigena è per lo più una strada asfaltata e, quindi, facilmente percorribile sia a piedi sia in bicicletta. Il suo tratto emiliano passa da Fidenza e Fiorenzuolo d’Arda, cittadina vicina al borgo medievale di Castell’Arquato, luoghi attraversati nell’11° tappa del Giro d’Italia.
Se finora si pedalava soprattutto in pianura, da qui in poi si inizia a salire verso le prime colline, attraverso un percorso dapprima sterrato tra serre e orti, in direzione di Santa Margherita, dove inizia un divertente saliscendi per arrivare alla grande scalata della 13° tappa sul Nivolet, la più ambita salita ciclistica del Parco Nazionale del Gran Paradiso. Quest’anno il Giro d’Italia ci passa per la prima volta, ma tra i ciclisti il colle è piuttosto conosciuto.
Da non perdere si incontra poi il Passo del Ghisallo, a 754 metri di altitudine, è anche questo uno dei luoghi più amati dai ciclisti. Sul colle si trova una chiesetta-santuario dedicata alla Madonna del Ghisallo eletta, nel 1949, con tanto di bolla papale, Patrona dei Ciclisti. Da qui si può proseguire sulla sponda occidentale del Lago di Lecco, un percorso in pianura con pochi e facili dislivelli. Continuando lungo il tragitto si arriva al Museo del Ciclismo Madonna del Ghisello, in parte scavato nella roccia. Custodisce reperti, documenti, biciclette da campioni e racconta l’interessante storia della bicicletta.
Da Bressanone a Bolzano ci sono poi 42 Km di pista ciclabile quasi interamente asfaltata e di facile percorrenza. Insieme ad alcuni paesi della Val Pusteria, questi sono i luoghi toccati dalla 17° tappa del Giro d’Italia che costeggia in parte anche il fiume Isarco, immerso in un contesto naturale di tutto rispetto!
La Cortina/Conegliano Veneto è parte di una straordinaria ciclovia di 560 Km e 3000 metri di dislivello, quindi è consigliabile per i ciclisti un po’ più esperti e allenati. Da Cortina a Pieve di Cadore, località in cui nacque il celebre pittore rinascimentale Tiziano, si sviluppa la 18° tappa del Giro in un contesto ricco di bellezze naturali. Si raggiunge poi Belluno, città con uno splendido centro storico che costituisce un ottimo punto di sosta. A Conegliano i colli diventano più dolci e i declivi sono ricoperti da vigneti da cui si produce il celebre Prosecco Superiore. A questo punto il percorso può ritenersi concluso, quindi quale miglior modo di festeggiare se non quello di brindare in compagnia?