I sindaci sono i principali motori dello sviluppo territoriale. Koobcamp intende proporre all’attenzione del grande pubblico l’opinione e le politiche dei principali attori del turismo italiano dando voce ai sindaci più rappresentativi nel movimento del turismo dell’outdoor.
Di seguito riportiamo l’intervista al sindaco di Vieste, Giuseppe Nobiletti, che ci racconta di come il turismo outdoor è rinato dopo l’emergenza Covid-19.
Perchè un campeggiatore/turista dovrebbe scegliere la vostra zona turistica?
Perché noi puntiamo su una caratteristica di unicità della nostra strategia turistica, basata –paradossalmente- sulla straordinaria varietà del nostro territorio che in un’area di appena 1.181 Kmq racchiude in sè mare, laghi, foresta, ampie colline e grandi spazi tutti segmentabili e nello stesso tempo assemblabili nell’ambito di un’offerta che permette al visitatore la possibilità di una fruizione a 360° della sua vocazione vacanziera.
Quali sono stati gli effetti del Codiv-19 sul vostro territorio?
Il Covid-19, in sintonia con gli effetti ultrarecessivi prodottisi su scala economica internazionale, ha segnato anche nel nostro territorio un’importante contrazione di flussi e durata della stagione turistica, partita a fine giugno e terminata a fine settembre; qualche spinta in controtendenza si è registrata nei mesi di luglio, agosto e metà settembre, ma nella desolante cornice di una totale assenza degli ospiti stranieri solitamente presenti nel pre e bassa stagione (nel 2020 e 2021 il periodo di prestagione primaverile ha totalmente risentito della chiusura da emergenza pandemica).
Avete apportato modifiche particolari ai servizi turistici, in vista di una prossima ripartenza?
Si. Abbiamo puntato molto sui benefici della tecnologia in sinergia con l’ attuazione di un complessivo Piano Strategico di Sviluppo del Turismo per il periodo post Covid, adottato il mese scorso, con particolare riguardo allo sviluppo del portale di destinazione del Comune di Vieste, all’interno del quale sono riportati tutti i servizi e le esperienze realizzabili sul nostro territorio; in più una app mobile di e-commerce “Compro a Vieste” dedicata all’interscambio di beni e servizi esistenti a Vieste; in aggiunta la App mobile “In Spiaggia” uno strumento di informazione, geolocalizzazione, conoscenza e monitoraggio delle spiagge pubbliche comunali che permette agli utenti di effettuare telematicamente un check in real-time di tutti gli arenili del litorale di riferimento, e di valutarne il grado di affollamento, scoprirne le caratteristiche con i servizi disponibili; di converso gli operatori privati (gestori degli stabilimenti balneari) possono interagire con i vacanzieri sulla disponibilità di ombrelloni all’interno dello stabilimento, sponsorizzare il proprio lido, gestire le prenotazioni online ed usufruire di un sistema di booking automatizzato.
Alcune regioni e zone turistiche d’Italia hanno approfittato delle chiusure dello scorso anno per sviluppare una maggior attività di promozione del territorio online, voi avete fatto altrettanto?
Certamente, abbiamo intrapreso diverse azioni: sono state realizzate campagne promozionali su quotidiani online di rilevanza nazionale; per spingere il nostro portale di destinazione sul web e sulle pagine social abbiamo investito circa 80.000€, con la realizzazione di numerosi video smart promozionali poi veicolati sulle pagine social e sui siti di informazione.
Quali delle vostre proposte sono solitamente le più apprezzate dai turisti?
Una grande attenzione in questi anni è stata captata dalla prestigiosa offerta di promozione e intrattenimento del nostro calendario di eventi estivi.
Cosa assolutamente non si devono perdere i turisti nella vostra zona? I “Must” da completare sono: la visita del nostro caratteristico Centro storico, del Museo Civico Petrone e della Necropoli della Salata; una dimostrazione di pesca sui tradizionali trabucchi, la visita del litorale sud, con le sue numerose baie, insenature, piccole spiagge e le bellissime grotte marine; altro passaggio obbligato la maestosa Foresta Umbra (faggete patrimonio dell’ Unesco), il santuario di San Michele Arcangelo (sito Unesco); gli eremi di Pulsano, e poi i laghi di Lesina e Varano e le bellissime Isole Tremiti.
Avete in mente di proporre qualche incentivo per i nuovi ipotetici turisti?
La ricerca di strategie di attrazione è continua e non mancherà di arricchirsi anche sul fronte degli incentivi per conservare il livello di competitività nel mercato delle vacanze.
Quali sono i vostri principali progetti per il futuro?
L’attuazione delle numerose azioni previste nel Piano Strategico del Turismo realizzato proprio per rilanciare la destinazione nel post pandemia e soprattutto quando decorsa l’emergenza si apriranno spazi di crescita economica stimata roboante da tutti gli economisti.
Si parla molto di zone Codiv-Free. Voi come vedete la proposta?
Potrebbe essere molto interessante. In tale ottica siamo assolutamente sintonizzati con lo svolgimento della campagna di vaccinazione in corso che già registra numeri altamente rassicuranti con la prospettiva di una locale “immunità di gregge” entro giugno quale frutto di una fattiva collaborazione tra l’Asl, il Comune e le aziende turistiche. L’obiettivo Covid-free è sicuramente a nostra portata.
Cosa chiedete alle Regioni e cosa al Governo?
A Regioni e Governo chiediamo misure e sostegno di livello macroeconomico atti a lenire le gravi conseguenze patite dal settore turistico a seguito dell’emergenza Covid. Detassazione, riconversione green, sovvenzioni agevolate, potenziamento di trasporti e sanità, ci aspettiamo vengano trasfuse in misure di livello regionale e nazionale a beneficio delle economie di comprensorio come la nostra. Nel breve termine assicurare il completamento della vaccinazione così da arginare ulteriori rigurgiti pandemici. Il riconoscimento dello Status di Città Balneare garantirà trattamenti e misure ad hoc anche nella direzione di poter assicurare la seconda dose di vaccino anche nel luogo scelto per la vacanza.
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