Il paesaggio lunare e i colori delle Crete Senesi rappresenta un mare di onde verdi con un’atmosfera fiabesca. Siamo in Toscana, poco distanti dalla Val d’Orcia, e le cosiddette Crete Senesi sono un grande lenzuolo d’erba e di argilla, disteso ad arte sulle colline che paiono di velluto. Qui tre milioni di anni fa, durante il Pliocene, al posto delle colline c’era il mare e il suo ricordo si cela sia nelle increspature delle terre sia nei fossili custoditi in questa zona.
Si tratta di terre composte da particolari argille, dette appunto “crete”, e da antichissime sabbie marine, che insieme alle arenarie danno vita ai colori di questi paesaggi, amati da artisti e viaggiatori. Questa elaborata scenografia naturale di dossi, colline, avvallamenti che prendono il nome di calanchi, balze e biancane è nata per caso.
Durante un viaggio nelle Crete Senesi è piacevole fermarsi in alcune delle cittadine che sorgono in questa zona. Tra queste Asciano, con le sue mura trecentesche, i suoi palazzi e il suo splendido Museo civico è imperdibile, come molto suggestivi sono il borgo di Mucigliani, nel tratto più alto delle Crete e Rapolano Terme, tappa obbligata per una sosta di relax. Anche Trequanda, un borgo isolato d’epoca medievale, Buonconvento, con la Pieve di Sant’Innocenza a Piana e San Giovanni d’Asso, il cui testimonial d’eccellenza è il tartufo, meritano la vostra attenzione.

Questa geografia particola e decisamente poetica ha ispirato grandi artisti come Guido Piovene e Emilio Cecchi, secondo il quale “nelle crete, verso Arbia ed Asciano, sembra di trovarsi dentro un paesaggio di Duccio (da Boninsegna), con quei monticelli nudi, cenerosi, stampati del intaglio metallico di un cespo di foglie, dominati dal ventaglio d’un alberello che impercettibilmente oscilla e crepita nel silenzio del cielo”.
Le Crete Senesi sono luoghi che invitano alla meditazione, persi nello spazio e nel tempo, paesaggi immortali che hanno ispirato molti registi come Ridley Scott che ambientò qui il flashback del Gladiatore, immaginando in questi luoghi i Campi Elisi, Franco Zeffirelli che scelse questa zona per ambientare il suo film Fratello Sole, Sorella Luna, e Mario Monicelli che affidò a questi luoghi numerose scorribande dell’Armata Brancaleone.
L’arte fu sempre sensibile a questo paesaggio, infatti ci furono anche molti pittori tra il Trecento e il Quattrocento che si ispirarono a queste terre per i paesaggi da usare come sfondo nei quadri a tema religioso.
Ai pittori seguirono poi anche i fotografi appassionati di paesaggi, visto l’aspetto unico ed enigmatico che incanta e non annoia mai delle Crete Senesi, capaci di mutare aspetto ad ogni stagione.