Durante la conferenza di questa mattina organizzata da Osservatori Digital Innovation, sono emersi alcuni punti di vista su quello che il prossimo futuro ha da offrire al settore del turismo. Il messaggio finale è quello di adattarsi alle nuove esigenze del mercato e a non mollare…
Umberto Bertelè, Chairman di “Osservatori Digitali Innovation”, affronta una visione internazionale del turismo nel 2020. Statisticamente fa notare che siamo tornati ai livelli del 1990 e che la digitalizzazione ha preso, per forza di cose, il sopravvento. Le aziende impegnate nel settore del turismo non possono far altro che investire il più possibile in nuove risorse per sopravvivere. Molto importante è il tema della sostenibilità, che apre nuovi scenari per un turismo futuro più attento all’ambiente. D’ora in poi sarà necessario cambiare i modelli di gestione per allinearsi con le nuove tendenze e per risollevarsi.
Filippo Renga, Direttore di “Osservatori Innovazione Digitale nel Turismo e Business Travel” afferma che nel 2020 è aumentato il turismo di prossimità che, soprattutto la scorsa estate, ha permesso di ottenere una boccata d’ossigeno alle strutture ricettive italiane. Si è verificato un aumento di utilizzo dei canali digitali di prenotazioni: gli italiani stanno imparando ad organizzarsi i viaggi in autonomia e questa è un’arma a doppio taglio che va a discapito del turismo organizzato, ancora molto penalizzato.
Andrea Guizzardi, Direttore “Osservatorio Business Travel”, parla dei viaggi d’affari e afferma che ci vorranno almeno tre anni per poter tornare allo scenario pre-covid e che la ripresa, in tal senso, avverrà a partire dal secondo semestre di quest’anno.
Eleonora Lorenzini, Direttrice di “Osservatori Innovazione Digitale nel Turismo e Business Travel”, affronta il tema del Neverending Tourism. Il turista cerca esperienze di viaggio che possano durare nel tempo (ad esempio un pacchetto di viaggio che preveda anche la presenza di prodotti tipici che si possano tenere anche dopo il soggiorno). Un aspetto innovativo del turismo, emerso nel 2020, è anche quello che riguarda l’holiday working, che ha permesso a molte strutture ricettive di ospitare clienti non in vacanza ma in smart working. Questo ha permesso di limitare le perdite, per queste strutture che continueranno anche in futuro ad offrire questa possibilità.
Furio Gianforme, Industry Head Travel Google Italia, utilizzando la piattaforma “ItaliaInDigitale” fa emergere che le ricerche di viaggio denotano un calo nell’ambito europeo, ma che si presuppone ci possa essere una ripresa nei prossimi mesi anche grazie al fatto che le strutture stanno cercando di adattarsi alle nuove esigenze dei turisti.
Lucio Mattielli, Managing Director di “Sicuritalia Security Solutions”, dai suoi studi statistici denota che l’interesse da parte dei turisti di affidarsi ad uno specialista per l’organizzazione dei propri viaggi è in netto aumento. Nascono, quindi, nuove figure professionali che accompagneranno l’ascesa del trend di ripresa dei viaggi.
Alessandro Bartolucci, CEO di “BeSafe Rate”, parla di prospettive di innovazione legate al mondo del turismo europeo e anglosassone. Si presuppone una ripresa ma non nell’immediato anche se i numeri iniziano a migliorare.
Renato Avagliano, Chief Sales Officer di “Allianz Partners”, spiega che lavorare insieme porta sinergia e innovazione in tutti i frangenti del lavoro nell’ambito del turismo. Il Gruppo Allianz offrirà nuovi servizi per gli albergatori e per gli addetti ai lavori, caratterizzati da una maggiore flessibilità. Un importante elemento per capire come sarà il trend in Italia è quello che prevede l’osservazione degli altri Paesi. Mettere insieme a fattor comune i dati e le analisi di tutti i settori del travel è essenziale.
Maria Elena Rossi, Marketing and Promotion Director di “ENIT”, propone delle considerazioni di sintesi sulle sfide per l’ecosistema del travel italiano. Una parola chiave in questo periodo storico è la “fiducia” attraverso il digitale ma anche attraverso l’elemento umano. Si parla di nuovi viaggiatori che ora si imporranno in maniera molto più forte. Il 2021 sarà un altro anno di turismo di prossimità e di mercato domestico. Questo riporta alla riscoperta dell’autenticità e del locale, che diventano un grande richiamo anche per il turismo straniero.