È questione di numeri. Con il Parco nazionale Appennino Tosco-Emiliano, il Parco nazionale Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna, il Parco del Sasso Simone e Simoncello (interregionale) e 14 parchi regionali (tra cui il Parco del Delta del Po, riserva Unesco), l’Emilia Romagna è una delle regioni più verde d’Italia con paesaggi che comprendono le pinete sulla costa e i boschi dell’entroterra.
Quindi perché non sceglierla come meta delle prossime vacanze, magari all’insegna del trekking, partendo da uno dei tantissimi camping village in Emilia?
I percorsi all’aria aperta sono moltissimi e adatti a tutti i livelli di esperienza.
La prima scelta può cadere su uno dei percorsi dell’Alta Via dei Parchi, che con una estensione di 500 km è il percorso di trekking più lungo sull’Appennino emiliano-romagnolo che tocca ben 27 tappe tra Emilia, Toscana e Marche: ad accompagnare i camminatori salite e discese, foreste, laghi d’alta quota e torrenti, falesie di gesso, un incanto per gli occhi.
Si può scegliere poi tra uno dei 18 cammini e vie di pellegrinaggio che possono anche farvi scoprire siti di interesse storico-artistico. L’Emilia Romagna, da sempre luogo di incontro, transito e scambio, era infatti una tappa obbligata per i pellegrini e viandanti dell’epoca. Alcuni esempi? I 143 km di sentieri che fanno parte della Via Francigena, i 67 km della Via degli Dei, il sentiero che attraverso l’Appennino porta da Bologna a Firenze, i 69 km della Via della Lana e della Seta che unisce Bologna e Prato, il tratto emiliano della Via Romea Germanica, quella che parte da Augusta in Germania e che tocca Ferrara e Ravenna, il Cammino di San Francesco che ripercorre alcuni luoghi visitati dal Santo nel suo viaggio in Valmarecchia del 1213, attraversando le province di Forlì-Cesena e Rimini o ancora il Cammino di Dante (194 km in Emilia Romagna), che collega Ravenna a Firenze e che si ispira al percorso ideale che Alighieri fece per raggiungere Ravenna agli inizi del XII secolo.
Ci sono poi i sentieri del Parco Regionale delle Valli del Cedra e del Parma, conosciuto anche come il Parco dei Cento Laghi: tipicamente montano, caratterizzato da boschi e splendidi specchi d’acqua e dove flora e fauna si mostrano al meglio nel susseguirsi di abeti bianchi e rossi, tassi, lupi, lontre, cervi, volpi, faine e il raro merlo acquaiolo.

Per chi partisse dalla costa il Parco regionale del Delta de Po con i suoi 60000 ettari
permette, camminando, di andare alla scoperta di luoghi di interesse come l’Abbazia di Pomposa, Comacchio, Sant’Apollinare in Classe e il Castello di Mesola.
Adatto a tutti i tipi di camminatori c’è poi l’Abetina Reale, un percorso ad anello che tocca tre rifugi, fino agli storici pascoli affacciati sulla Val d’Ozola, tra il Prado e il Cusna.
A Bologna il grande classico è la ‘scalata’ a San Luca che parte dai gradini di Via Saragozza o dal vicino paese di Casalecchio di Reno. Sempre in zona meritano le Grotte di Labante che si possono raggiungere con numerosi sentieri CAI. Sull’Appennino reggiano poi una chicca, la Pietra di Bismantova, una montagna piatta, quasi senza cima, riconoscibile anche da lontano e che pare e che ispirò Dante per la rappresentazione della Montagna del Purgatorio.
