Non è il posto giusto per chi va di fretta, essendo raggiungibile solo con lentezza: nessuna strada arriva sino a San Fruttuoso, l’incantevole insenatura incastonata tra il monte di Portofino e il mar ligure di Levante, uno dei luoghi simbolo della Liguria, ma anche uno dei luoghi più scenografici al mondo.
Ci si arriva solo percorrendo i sentieri, di diversa difficoltà, che si inoltrano nel parco naturale di Portofino, oppure via mare, con i traghetti che partono dalla stessa Portofino o da Rapallo, Camogli, Santa Margherita Ligure e anche Genova.
Ma che sia a piedi o via mare il viaggio fino a qui non vi lascerà delusi. La vista sarà ripagata da uno scenario unico, in cui tra il verde della macchia mediterranea e l’azzurro cristallino del mare, spicca l’Abbazia di San Fruttuoso, esempio di architettura romanica-gotica ligure con una storia antica.
L’inaccessibilità del luogo e la presenza di una sorgente d’acqua dolce ne fecero, nell’VIII secolo d.C., un sito ideale per la fondazione di una chiesa: secondo la tradizione, fu lo stesso martire Fruttuoso a scegliere la baia, indicandola in sogno a Prospero, vescovo di Tarragona in fuga dalla Spagna invasa dagli Arabi e alla ricerca di un luogo dove portare in salvo le reliquie del Santo.
La chiesa fu ricostruita successivamente dai monaci benedettini, mentre la storia successiva di questo gioiello prezioso, è legata a quella dell’ammiraglio Andrea Doria e a quella della sua famiglia che ne modificò l’assetto (ad esempio con la costruzione del loggiato che si affaccia sul mare) e che poi nel 1983 donò tutto il complesso al FAI, Fondo per l’ambiente italiano.
Oltre al complesso monastico ci sono il chiostro, le tombe dei Doria, il Museo, la chiesa primitiva, il piccolissimo borgo e poco distante la cinquecentesca Torre Doria, costruita a protezione della baia dai attacchi dei pirati e raggiungibile con un sentiero.
Dopo la visita è d’obbligo un tuffo in acqua. Gli appassionati di diving sappiano poi che nelle acque dell’area marina protetta di Portofino, proprio di fronte all’Abbazia, c’è la statua bronzea del Cristo degli abissi, posizionata a circa una quindicina di metri di profondità.