Si sa che tra Nord e Sud Italia la sfida è sempre aperta e quando si parla di tradizioni in tavola non si scherza, soprattutto durante le festività.
Il primo confronto si apre già sul quando festeggiare il Natale: se infatti al nord il momento clou per mettersi a tavola è il 25 a pranzo, al centro e sud della penisola la grande festa è il “Cenone della Vigilia”. Ogni regione ha poi le sue tradizioni culinarie e ogni famiglia tramanda le sue ricette, ma la regola d’oro è solo una: mangiare bene.
E voi siete preparati su cosa si mangia a Natale al Nord?
Tra i primi, a farla da padrone, la pasta ripiena. Il Piemonte schiera in tavola gli Agnolotti ripieni di carne, conditi con burro e salvia o con sugo di carne, o ancora gli Agnolotti del plin ripieni di carne e verdura.

In Emilia via a Tortellini ripieni di lonza di maiale, polpa di vitello e mortadella, perfetti con il brodo di cappone.
La Liguria risponde con Ravioli conditi con il Tuccu, sugo di carne tipico di Genova e dintorni, partendo da un tocco di carne di vitello che viene cucinato molto a lungo insieme alla salsa di pomodoro.
In Lombardia Tortelli di zucca nel mantovano e i Casoncelli a Bergamo, ripieni con mix di carne di maiale e vitello, grana padano grattugiato, uva sultanina, amaretti e conditi con abbondante burro.
Se poi in Friuli Venezia Giulia non si festeggia senza gli Gnocchi di patate in salsa di Montasio e porri, in Trentino non possono mancare i Canederli, tipici gnocchi di pane della cucina contadina serviti con brodo di carne e di verdure.
In Val d’Aosta si prepara da sempre la Zuppa alla Valpellinentze, ricetta povera che unisce ingredienti un tempo di recupero come lardo, fontina, verza e pane tostato, il tutto legato da un brodo.
Restando in Val d’Aosta una delle specialità è la Carbonade, carne di manzo cotta nel vino rosso e servita con polenta e tra gli antipasti la Mocetta con crostini al miele. Non dimentichiamo poi che la polenta viene consumata anche in un tipico piatto della cucina friuliana, “la brovada e muset”, ovvero una zuppa di rape e cotechino e in Veneto con il baccalà.

Tra i secondi re della tavola piemontese è il Gran bollito misto, accompagnato con un tripudio di salse tra cui il bagnet ross e verd, in liguria c’è il Cappon magro a base di pesce e verdure e in Trentino il Capriolo al forno.
E per finire? A mettere d’accordo tutti sono il Panettone di Milano o il pandoro di Verona, sublime con la crema al mascarpone. Tra i dolci poi delle feste anche lo Strudel o lo Zelten, a base di frutta secca e canditi tipici del Trentino e la Gubana, una torta con un ripieno di uvetta, noci, pinoli e liquore tipica del Friuli.
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