Al di là dei tanti luoghi incantevoli affacciati sull’Adriatico, basti pensare alla Riviera del Conero, l’entroterra delle Marche è un vero scrigno di posti magnifici, alcuni dei quali ancora poco conosciuti. Città di castelli e piccoli borghi, montagne e colline con i filari di Verdicchio (fermatevi a Cupramontana), insomma un mix di bellezze naturali e bellezze storiche: le Marche hanno tante sfaccettature, da scoprire in una vacanza all’insegna della calma.
Tra le meraviglie naturali spiccano le grotte di Frasassi (Genga, Ancona): percorrendo il sentiero sotterraneo si possono ammirare stalattiti e stalagmiti nate dall’azione dell’acqua, laghetti cristallizzati, l’abisso Ancona (una cavità enorme lunga 180 metri e alta 200) e non ci si può perdere uno dei luoghi iconici della regione, il tempio del Valadier, un santuario ottagonale in stile neoclassico fatto costruire da Papa Leone XII e incastonato in una cavità della montagna. Non distante poi l’abbazia romanica di San Vittore alle Chiuse e l’eremo di Santa Maria Infra Saxa.
Per chi ama il trekking c’è a nord la gola del Furlo, dove ammirare le Marmitte dei Giganti prodotte dall’erosione del Metauro, o spostarsi a sud alle lame Rosse, il Grand Canyon delle Marche: una macchia rosso fuoco nel mezzo di un bosco di querce raggiungibile con un sentiero di sette chilometri, adatto a tutti, nel cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. In questo luogo magico e di natura selvaggia c’è anche il Lago di Pilato sul Monte Vettore, la grotta della Sibilla, Sarnano, inserito di recente tra i Borghi più Belli d’Italia, e la piccola Camerino.
Poco a nord di Furlo tappa obbligatoria a Urbino, culla del Rinascimento italiano, la città che ha dato i natali a Raffaello e di cui abbiamo scritto qui.
La tappa gastronomica è Ascoli Piceno, la ‘città bianca’ o ‘delle cento torri’, il cui cuore pulsante è la rinascimentale Piazza del Popolo con la Chiesa gotica di San Francesco e il Palazzo dei Capitani del Popolo. Qui d’obbligo assaggiare le olive ascolane e l’anisetta, liquore a base di anice.
Se poi diciamo Recanati vi viene in mente qualcosa? In questo piccolo borgo di impronta medievale nacque infatti Giacomo Leopardi. Come non citare lo splendido Colle dell’Infinito, il poco distante Palazzo Leopardi, casa natale del poeta, la casa di Silvia, la piazzetta de Il Sabato del villaggio e il panorama sulla cima del monte Tabor.
Da Leopardi passiamo a Dante perché al confine con la Romagna c’è Gradara, celebre per la sua Rocca che ospitò Lucrezia Borgia e in cui Dante racconta che trovarono la morte Paolo Malatesta e Francesca da Polenta, protagonisti del V Canto dell’Inferno. Dai suoi camminamenti di ronda lungo le mura si può godere di una vista mozzafiato sulle colline circostanti fino al mare.
Volete infine una chicca? Visitate il centro storico di Fermo e le cisterne romane, un sistema di cunicoli anticamente adibiti alla raccolta dell’acqua piovana, le più grandi d’Europa con Istanbul.
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