Diviso tra la provincia di Novara e quella di Verbania-Cusio-Ossola, ma tutto in Piemonte, il Lago D’Orta (15 chilometri per 2) è un bacino incastonato tra natura, colline e piccoli borghi ricchi di storia.
Nel suo cuore emerge la piccola isola di San Giulio, raggiungibile grazie ai motoscafi del servizio pubblico dal paese di Orta San Giulio. Considerata “l’isola del silenzio” (ma è difficile rendersene conto oggi nel via vai dei turisti) ospita un monastero di clausura e una piccola basilica romanica, al centro della leggenda che vuole la sua fondazione per opera di San Giulio, dopo che questi aveva scacciato tutti i mostri del lago.
Tra atmosfera, scale, edifici, negozietti e ristorantini, l’esplorazione dell’isola è un’affascinate passeggiata ad anello. Lo stesso borgo di Orta San Giulio, delizioso (non a caso risulta nell’elenco dei più bei borghi d’Italia) è il posto ideale dove passeggiare con l’unico scopo di perdersi tra vie e viuzze. È circondato da una collezione di ville neoclassiche immerse in giardini rigogliosi e alle sue spalle fa bella mostra uno dei nove Sacri Monti alpini, patrimonio dell’umanità UNESCO. Il luogo fa parte della Riserva Naturale del Sacro Monte, dove si inerpica un percorso nel bosco in cui si susseguono 20 cappelle affrescate dedicate alla vita di San Francesco d’Assisi. Il borgo è anche teatro, da giugno a settembre, del Festival dei Fuochi d’artificio, dove artificieri nazionali e internazionali si sfidano in gare pirotecniche sul suggestivo sfondo del lago di notte.
Per passeggiare placidamente in esplorazione si presta ottimamente anche Omegna, nella zona settentrionale del lago, magari senza dimenticare di passare per il Parco della Fantasia, dedicato ad uno degli illustri figli di questa piccola città: Gianni Rodari. Se poi salite al di sopra di Omegna potete ritrovarvi nel paesino di Quarna Sopra, che gode di un belvedere con una vista mozzafiato dell’intero lago.
Seguendo tutto il perimetro del bacino non si fa altro che continuare ad incontrare punti d’interesse, graziosi scorci e piccole scoperte. A Pella ad esempio, potete passare da una torre medioevale alle testimonianze dell’uomo dei tempi dell’età del ferro, da un antico lavatoio ancora ben conservato ad una delle cappelle più antiche della zona nella chiesa di San Filiberto. O magari potete spingervi al Santuario della Madonna del Sasso, che si affaccia sul lago da una roccia di granito e il cui piazzale antistante è chiamato Balcone del Cusio, per ovvie ragioni.