Siamo nel punto più orientale della penisola italiana, quello dove si dividono il Mar Ionio e il Mar Adriatico. La sua posizione, in Puglia, nel pieno del Salento, l’ha resa ponte ideale e punto chiave da e per l’Oriente, facendo sì che fin dai tempi antichi fosse al centro di opere di difesa e fortificazione che si sono modificate e trasformate lungo il corso dei secoli.
Il piccolo comune odierno vede oggi il suo borgo antico incastonato all’interno di una cinta muraria dove trova posto e a cui è strettamente connesso il castello Aragonese. L’edificio è noto anche come Castello di Otranto, nome famoso soprattutto per via del romanzo omonimo scritto nel 1764 da Horace Walpole e considerato il primo romanzo gotico della storia, genere letterario in cui sono maturate icone leggendarie come Dracula e il mostro di Frankenstein e che è diventato l’odierno genere horror. Visitabile, il castello ospita anche diverse mostre.
Ma inquietudini e orrori sono sicuramente le ultime sensazioni che ci si ritrova a provare visitando Otranto oggi.
Per le sue stradine, che si insinuano tra negozietti di souvenir, ristoranti, bastioni ed edifici bianchissimi, d’estate si accalca un flusso costante di turisti. Di giorno, ma soprattutto di notte.
Il successo turistico di Otranto e la sua atmosfera l’hanno resa nel corso degli anni un polo attrattivo per un grande numero di artisti di strada, che da clown a statue viventi, da performer a giocolieri, danno vita alle esibizioni più disparate negli angoli e nelle piazze del borgo, soprattutto nella cornice della vita notturna. Forse però un accenno di inquietudine potrebbe cogliervi nella visita alla Cattedrale di Santa Maria Annunziata, una delle diverse chiese storiche all’interno del centro storico.
Alcune alte teche di vetro infatti contengono una parte delle reliquie, perlopiù teschi, degli 813 martiri di Otranto, uccisi nel 1480 dai turchi per aver rifiutato di convertirsi all’Islam dopo la sconfitta, e a cui è dedicato un altro edificio, la Chiesa di Santa Maria dei Martiri, edificata proprio con l’intento di commemorare quelle vittime poi beatificate. Degna di nota anche la Chiesa di San Pietro, di origine e struttura bizantina.
A pochi passi da diverse spiagge costantemente insignite della bandiera blu, Otranto negli ultimi anni è diventata per molti una tappa imperdibile in cui trascorrere gli ultimi giorni prima del concerto finale del famoso festival di musica popolare, la Notte della Taranta, che si svolge in agosto nella vicina Melpignano.