Procida, la città sull’omonima isola perla del Golfo di Napoli, facilmente raggiungibile dai camping village della Campania, sarà la capitale italiana della Cultura 2022 con numerosi progetti dal titolo evocativo “La cultura non si isola”.
Procida è la più piccola delle tre isole del Golfo di Napoli, fuori dai classici itinerari turistici di chi solitamente preferisce Ischia o Capri. L’isola di Procida è caratterizzata da un susseguirsi di case colorate e si può scoprire camminando, girandola in motorino o utilizzando le biciclette elettriche a disposizione. Fa parte delle isole Flegree con Vivara, a cui è collegata da un ponte, Ischia e Nisida. Il borgo di Marina Corricella, con il suo anfiteatro di case colorate, offre lo spettacolo di colori più bello del golfo di Napoli, tanto amato dagli scrittori Vasco Pratolini e Alberto Moravia, che parlano di questi luoghi nei loro libri. Questo tratto di mare viene spesso usato come location per pubblicità e per il cinema: Massimo Troisi, ad esempio, lo scelse per girare le scene del celebre film “Il Postino“, il regista Anthony Minghella per “Il talento di Mr Ripley” e Nanni Loy per “Detenuto in attesa di giudizio” con Alberto Sordi.
Il titolo di “capitale italiana della Cultura” esiste dal 2015 ed è nato allo scopo di attirare il turismo nella città vincitrice, grazie a eventi e manifestazioni che vengono programmati durante il corso di tutto l’anno.
Dario Franceschini, ministro dei Beni culturali e del Turismo, ha dato ufficialmente la notizia di “Procida, capitale della cultura 2022″ durante un evento di proclamazione online affermando che “Il progetto è capace di trasmettere un messaggio poetico. Una visione della cultura che dalla piccola realtà dell’isola si estende come un augurio per tutti noi, al paese nei mesi che ci attendono“. La decisione è stata presa da una giuria presieduta da Stefano Baia Curioni, professore all’università Bocconi di Milano.
Durante la proclamazione è stato anche spiegato che per la scelta e la premiazione della capitale italiana della Cultura si valuta soprattutto la capacità progettuale delle città candidate, non solo la bellezza e la storia del luogo.
La vittoria di Procida risulta abbastanza inedita, visto che negli anni la vittoria è stata assegnata a città più grandi come Lecce, Siena, Cagliari, Perugia-Assisi, Ravenna, Mantova, Pistoia, Palermo e Matera nel 2019.
Nel 2020 la capitale italiana della Cultura è stata Parma, ma la nomina è stata poi estesa anche al 2021 perché le restrizioni date dall’emergenza sanitaria hanno costretto la città ad annullare moltissimi eventi in programma.
In attesa dell’inizio degli eventi del 2022 è possibile conoscere meglio l’isola di Procida leggendo il romanzo “L’isola di Arturo” di Elsa Morante, ambientato proprio su quest’isola.
Procida batte la concorrenza di altre città candidate al titolo come Ancona, Bari, Cerveteri, L’Aquila, Piave di Soligo, Taranto, Trapani, Verbania e Volterra. La soddisfazione dei procidani e del sindaco, Raimondo Ambrosino, è molta e queste sono le parole del sindaco: “Questa gioia rappresenta il sentimento di tanti borghi dell’Italia minore. Penso che Procida possa essere considerata una metafora di tante comunità che hanno riscoperto l’entusiasmo e l’orgoglio per i loro territori e con questo titolo vogliono costruire un riscatto importante per le proprie terre“.
Per il 2023 è stato già deciso a tavolino dal Parlamento che Brescia e Bergamo, due delle città italiane più colpite dalla prima ondata di COVID-19, saranno insieme capitali italiane della Cultura.