Distante una manciata di chilometri dall’Adriatico, nel cuore di quella Romagna di cui possiede lo spirito, Ravenna brilla per la sue bellezze artistiche, storiche e culturali.
Sapevate ad esempio che è stata capitale per ben tre volte? Sì, durante le ultime battute dell’Impero Romano d’Occidente, durante il regno dei Goti di Teodorico e poi dell’impero di Bisanzio.
E sapevate che proprio grazie a questo suo passato magnificente possiede ben otto edifici dichiarati Patrimonio dell’Umanità?
O ancora che vi sono conservate le spoglie di Dante che qui trascorse gli ultimi anni della sua vita, dopo l’esilio da Firenze e varie peregrinazioni per l’Italia, e che qui trovò l’ispirazione per completare Il Paradiso?
Questi sono solo alcuni dei motivi per visitare la città, alcuni dei quali sicuramente hanno spinto non solo gli autori del Times ad inserirla nella classifica delle cento migliori vacanze da fare nel 2021 (di cui occupa il nono posto), ma anche Lonely Planet a premiarla come modello di turismo slow culturale a livello internazionale, in particolare per l’iniziativa Le Vie di Dante (di cui quest’anno si celebrano i 700 anni dalla sua morte.
Ravenna con i suoi mosaici famosissimi in tutto il mondo, non fu solo romana, gota, bizantina, ma anche medievale, veneziana e contemporanea, apprezzata da visitatori celebri come Lord Byron, Oscar Wilde, Sigmund Freud e Gustav Klimt.
Una visita che si rispetti non può prescindere dagli otto monumenti Unesco: la Basilica di San Vitale con pianta ottagonale, il Mausoleo di Galla Placidia che dietro alla semplicità dell’esterno nasconde in pochi metri quadrati i più antichi mosaici di Ravenna. E ancora il Battistero degli Ariani e quello Neoniano, l’imponente Basilica di Sant’Apollinare in Classe (8 chilometri fuori dalla città) e la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo che ospita il più grande ciclo di mosaici al mondo, il Mausoleo di Teodorico e la Cappella Arcivescovile di Sant’Andrea.
L’offerta turistica non si limita a questo: oltre al MAR – Museo d’Arte della città, merita la centrale “Zona del Silenzio” con la Tomba di Dante Alighieri, il Quadrarco di Braccioforte e la Basilica di San Francesco, dove pare che Dante si ritirasse in preghiera e la cui cripta sommersa dall’acqua dove nuotano tra i mosaici persino alcuni pesci rossi è davvero suggestiva. O ancora la Domus dei tappeti di pietra, scoperta agli inizi del 2000, sotto la chiesa di Sant’Eufemia.
Se non siete ancora convinti sappiate che la città è destinazione ideale anche per gli amanti della natura (oltre ai 35 chilometri di costa c’è il Delta del Po e le Valli di Comacchio) e che anche per le tradizioni enogastronomiche non scherza: fatevi conquistare da tagliatelle e strozzapreti al ragù, passatelli in brodo, piadine con affettati, squacquerone e fichi, il tutto accompagnato dai vini locali, Sangiovese, Trebbiano e Cagnina su tutti.