(Informazioni e foto di Lorenzo Damuggia)
Se desiderate fare un tour del Trentino con il vostro camper potete iniziare partendo dal Passo Vezzena, raggiungibile percorrendo le strade dell’altipiano di Asiago, fino ad arrivare al Forte Pizzo a Cima Vezzena.
Forte Pizzo, o Forte Spitz, è conosciuto anche come “l’occhio dell’altipiano” e fu costruito dagli austriaci a 1900 metri di altitudine in un luogo d’importanza strategica per la possibilita’ di monitorare anche i più piccoli spostamenti dell’artiglieria italiana durante la guerra.
Dal Passo Vezzena potete salire in un paio d’ore attraverso un’ampia mulattiera , ex strada militare, senza particolari pendenze. Arrivati in vetta, uno spettacolo straordinario si apre davanti a voi: la vista sulla Valsugana e sui laghi di Caldonazzo e Levico vi lascerà a bocca aperta.
Proseguendo sulla strada principale potete scegliere di trascorrere la notte a Lavarone, localita’molto particolare e suggestiva, priva di un centro vero e proprio poiché suddivisa in una ventina di frazioni. L’ospite più illustre, il filosofo Sigmund Freud, disse che: “Lavarone e’ ovunque e da nessuna parte”. In questa zona è possibile ammirare anche un lago balneabile, nonostante si trovi a 1000 metri di altitudine, e cimentarsi in lunghe passeggiate attraverso i sentieri agevoli a tutti, attraverso i grandi prati e nelle abetaie circostanti accompagnati dal suono della vegetazione e degli uccellini.
Il giorno successivo potete salire ancora un po’ di quota e dirigervi verso l’altipiano di Folgaria dove, a Passo Coe a 1600 m, luogo molto apprezzato sia d’estate sia d’inverno, vi accoglie un meraviglioso concerto di campanacci.
Scendendo verso Folgaria, invece, potete concedervi una deviazione attraverso la suggestiva “strada degli gnomi” in mezzo al bosco, che vi porta da “Fondo Grande” alla frazione di Serrada, località ricca di negozietti in cui potrete fare scorte per il resto del vostro viaggio. Si tratta di una realta’ storica importante e conosciuta in tutto il Trentino, nata a meta’ del 1800 dall’intento di cooperazione da parte delle famiglie che abitavano in questi luoghi.
Da Serrada potete proseguire verso la frazione di Guardia, detto anche “paese dipinto” graze ai numerosi murales presenti sui muri degli edifici. Guardia può essere raggiunta anche a piedi dal centro di Folgaria, attraverso un suggestivo sentiero costeggiato da un fresco e limpido torrente.
Da non perdere c’è poi il Lago di Caldonazzo che si può ammirare da qualche chilometro di lontananza dalla strada che scende lentamente verso lo specchio d’acqua. Dal Lago di Caldonazzo parte anche la “Ciclabile della Valsugana”, pista ciclabile molto suggestiva che alterna tratti lungo il lago a tratti lungo la campagna tra gli alberi da frutto e ad altri lungo il fiume Brenta, fino a Bassano del Grappa.
Caldonazzo e Calceranica dispongono di vari campeggi e, qui, non c’è da stupirsi se, all’arrivo, venite accolti da un ”hallo” invece che “buongiorno”, visto che in Valsugana il 90% degli ospiti è olandese e del rimanente 10% si contano tedeschi, austriaci, inglesi e pochi italiani. Il lago si presta a molte attività tra cui vela,nuoto, canoa, ma vista la tranquillità del posto, è anche bello oziare sotto le piante godendosi il relax e il bellissimo panorama. Poco distante dal lago, Calceranica si presenta adagiata su di un colle gentile ed è un paese con due anime: quella della zona affacciata sull’acqua lacustre con le sue rive verdi e spiagge assolate, e quella collinare, dove trae le sue radici l’abitato antico, attraversato da una stradina in salita. Vicino al centro si può ammirare un’antica miniera di pirite, risorsa economica di grande importanza per la comunità fino al 1964 e che oggi è tornata ad assumere un ruolo di interesse in forma di museo. L’allestimento del “parco minerario” rappresenta un modo per ricordare le persone che ci hanno lavorato e racchiude attrezzature e materiali della civiltà mineraria.
Di origini antichissime, anche Pergine è una località imperdibile di questa zona turistica. Presenta un assetto urbanistico rinascimentale, riconoscibile nell’armonia dei palazzi della “via maier”, in forte contrasto con i vicoli medievali che la attraversano. Molto belli sono la “piazza granda” con il palazzo comunale, la pieve della natività e il castello che domina la città dall’alto del colle del tegazzo.
A pochi chilometri dai laghi merita una sosta Borgo Valsugana, capoluogo politico e amministrativo della Valsugana. Il paese offre il più rilevante paesaggio fluviale urbanizzato superstite in Trentino. Dominato dall’ imponente Castel Telvana, il borgo è attraversato dal fiume Brenta. Nel centro storico è imperdibile il corso Ausugum con botteghe e portali barocchi, le chiese di S. Anna, di San Rocco, San Francesco, della Pieve, e il ponte Veneziano, sul fiume Brenta.
Questo percorso ricco di luoghi suggestivi che regalano emozioni indimenticabili può terminare con una visita alle particolari “Grotte di Oliero”, scarichi idrici più importanti del massiccio carsico dei Sette Comuni e le più grandi sorgenti valchiusane d’Europa. Attualmente le grotte aperte al pubblico sono quattro: dalle due più in basso scaturisce il fiume Oliero, mentre i due “covoli” superiori, antichi sbocchi delle medesime sorgenti, sono ora asciutti. Una delle due grotte da cui sgorga il fiume Oliero, chiamato ‘Covol dei Siori’ o Grotta Parolini, prende il nome dal famoso botanico Alberto Parolini che la rese accessibile al pubblico dal 1832 e al suo inteno è possibile ammirare stalattiti e stalagmiti di 40.000 anni.