Uno dei paesaggi più imponenti ch’io ricordi è senz’altro quell’ultimo lembo dell’Italia settentrionale che, coronato dalle Alpi, s‘insinua verso il confine con l’Austria. Siamo in Val Aurina, in Trentino-Alto Adige, in provincia di Bolzano.
Selvaggia, aspra ma al tempo stesso ospitale, quest’area montuosa è un concentrato incredibile di vette grandiose – circa ottanta – tutte sopra i 3.000 metri di altezza.
Per chi pratica alpinismo, una vera pacchia; ma anche per chi ama l’escursionismo o semplicemente godersi un panorama mozzafiato, questo luogo può ben guadagnarsi il primato. Imboccare la strada che, da Campo Tures, percorre la valle, dai fianchi alti e solenni, fino al capolinea di Casere, avamposto di un paradiso che d’inverno troverete perennemente candido, è già di per sé un’intensa emozione.
La valle è, da un punto di vista naturalistico, molto bella e ricca; gli edifici, non troppo numerosi, rivelano una robustezza genuina che rispecchia il carattere di questo luogo, dove si respira un sano attaccamento per le sue risorse naturali e le tradizioni maturate nell’arco dei secoli.
Si può subito notare che il legno è un materiale molto amato qui, utilizzato, oltre che per le costruzioni, anche per vere e proprie sculture, da cui prendono vita personaggi fantastici e talora grotteschi.
Pensate che, in un periodo particolare dell’anno, secondo un’usanza molto radicata, le persone indossano una maschera di legno e girano cantando per le vie del paese…
Da non perdere in nessuna stagione, neppure d’estate, la visita al museo dei presepi di Lutago: un eccezionale excursus tra natività e raffigurazioni varie di raro pregio, realizzate soprattutto in legno, in grado di incantare chiunque.
Un altro indubbio tesoro da scoprire in Val Aurina è il museo mineralogico, frutto di un immane lavoro di ricerca e raccolta tra le Alpi Aurine e gli Alti Tauri. L’esposizione conta 1.000 campioni tra minerali e cristalli aventi un’età di circa 30 milioni di anni formatisi all’interno della Terra, tra cui un rarissimo esemplare di cristallo di rocca. All’interno del museo c’è anche un negozio dove poter acquistare alcuni pezzi.
Essendo una valle piuttosto fredda, chi ama sciare non resterà certo deluso: in Val Aurina ci sono ben due impianti di risalita – Klausberg e Speikboden – mentre a Casere c’è la Pista del Sole, creata appositamente per gli amanti dello sci di fondo, oltre che centri noleggio di racchette da neve e slittini.
Dopo qualunque fatica, sarà molto piacevole rinfrancarsi con uno spuntino: le tavole dei ristoranti e delle malghe della Val Aurina abbondano di prodotti genuini e saporiti della tradizione locale, come gli Schlutzkrapfen, sorta di gnocchi al formaggio preparati con il latte dei masi locali, e lo squisito dessert Kaiserschmarren, spessa frittata farcita con confettura di ribes o mirtilli.