Che cosa hanno in comune Merano e Bormio? Meravigliosi stabilimenti termali, vette scenografiche e alcune delle specialità più golose di tutte le Alpi.
Merano, perla dell’Alto Adige, ha charme mitteleuropeo da vendere. Bormio, località dell’Alta Valtellina che ospiterà le gare di sci alpino alle Olimpiadi del 2026, è un paradiso dello sport.
Merano, città aristocratica e un tempo meta preferita della nobiltà europea, è conosciuta per i suoi splendidi palazzi liberty che catapultano i turisti in piena Belle Epoque. A far da contorno adesso ci sono avveniristici edifici in vetro e acciaio, portici ricchi di boutique e ottimi caffè dove si può gustare un Hugo, il profumato cocktail altoatesino a base di sciroppo di sambuco. Tra i sentieri cittadini più belli, una menzione speciale va alla passeggiata Tappeiner (circa 6 Km), fatta costruire dal medico e botanico Franz Tappeiner a fine ‘800. Da non perdere anche la Passeggiata d’Estate e quella d’Inverno, che costeggiano il fiume Passirio sfilando davanti al Kurhaus, edificio simbolo della città.
Boschi, ghiacciai, piante secolari, prati d’alta quota, vallate verdissime e animali selvatici: per chi ha gambe allenate, il Giro del Confinale (itinerario ad anello che collega la Val Zebrù alla Valle dei Forni, modulabile su più giorni, con appoggio in rifugi) è un’esperienza da fare almeno una volta nella vita.
La merenda 100% local di Merano è sicuramente a base di speck! Ma da non perdere c’è anche il Graukase, il “formaggio grigio” di tradizione contadina.
Per alcuni Bormio, in provincia di Sondrio, in Lombardia, è sinonimo di grandi imprese sportive come il Giro d’Italia e la mitica pista da sci Stelvio. Per altri di terme. Per altri ancora di natura incontaminata: siamo nell’Alta Valtellina, nel cuore del Parco Nazionale delle Stelvio. Ma Bormio è, prima di tutto, un fiero borgo di montagna, da scoprire passeggiando nella centralissima via Roma, con i suoi portali barocchi e le case patrizie impreziosite da affreschi.
Il re dei formaggi valtellinesi da provare assolutamente è il bitto: una delle tante delizie che arrivano dai pascoli di montagna. Da non perdere ci sono però anche il Casera, il Gran Zebrù e lo Scimudin (favoloso con il miele!)