I sindaci sono i principali motori dello sviluppo territoriale. Koobcamp intende proporre all’attenzione del grande pubblico l’opinione e le politiche dei principali attori del turismo italiano dando voce ai sindaci più rappresentativi nel movimento del turismo dell’outdoor.
Di seguito riportiamo l’intervista a Michele De Pascale, sindaco di Ravenna, che ci parla del turismo nella sua città e nei dintorni.
1) Perché un campeggiatore/turista dovrebbe scegliere la vostra zona turistica?
Turismo a Ravenna non è solo la città d’arte nota in tutto il mondo per i monumenti paleocristiani bizantini riconosciuti come patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Turismo a Ravenna significa anche oltre 35 km di spiagge ampie, attrezzate e pet friendly, ed un ecosistema straordinario di pinete, lagune di acque dolce e salmastra, foreste idrofile. Nell’ambiente naturale che fa da cornice alla città ed alle sue spiagge si trovano 13 campeggi e 5 aree sosta camper, che si aggiungo agli oltre 110 alberghi. Le esperienze di visita sono molteplici ed organizzate per tutte le necessità: dai monumenti Unesco ai percorsi di mosaico contemporaneo, dalla natura da vivere a piedi, in bicicletta, con escursioni in canoa; dai percorsi archeologici alle vie del buon gusto e della gastronomia. Ravenna è un condensato della bellezza italiana, dove ogni visitatore può trovare la sua dimensione e la sua ispirazione. Al nostro straordinario patrimonio monumentale, musivo, museale, ambientale e balneare si aggiungono le celebrazioni per il settimo centenario della morte di Dante Alighieri che hanno acceso una grande luce su Ravenna, in forte relazione con Firenze. Gli eventi per il centenario dantesco si svolgeranno fino a settembre 2022. Tanti i riconoscimenti turistici ricevuti in occasione delle celebrazioni, ricordo qui il più importante, il premio internazionale Lonley Planet Best in travel 2021.
2) Quali sono stati gli effetti del Codiv-19 sul vostro territorio?
Come tutte le località turistiche del mondo, Ravenna è stata pesantemente colpita dall’emergenza sanitaria. Tuttavia, la nostra progettazione ed il nostro lavoro non si sono mai fermati e a fine primavera 2020, così come nella primavera 2021, musei, basiliche e spiagge hanno riaperto in sicurezza. Ravenna è orgogliosa di essere stata la prima città a produrre un concerto dal vivo all’aperto diretto dal Maestro Riccardo Muti il 21 giugno 2020, in occasione della Giornata Mondiale della Musica. Il 2020 è stato l’occasione per ripensare e ridisegnare la nostra offerta turistica. È stato l’anno dell’ascolto di imprenditori e lavoratori. Abbiamo collaborato nella redazione di protocolli sanitari, abbiamo disegnato un nuovo assetto del centro storico più libero dalle auto è più aperto alle occupazioni di pubblici esercizi, abbiamo fornito sostegno economico agli operatori aggiuntivi a quelli dello Stato e della Regione. Abbiamo attraversato un momento veramente molto complicato, che ha messo a dura prova la nostra economia e le nostre imprese, ma sono certo che abbia pagato la scelta di continuare, nonostante le difficoltà, con il lavoro di valorizzazione e promozione del nostro straordinario territorio, che mette a disposizione un’offerta incomparabile e sempre più attrattiva in termini di patrimonio monumentale e museale, di calendario teatrale, musicale e artistico, di ricchezza naturale e ambientale, di esperienza balneare. Non abbiamo mai smesso di impegnarci per prenderci cura delle risorse uniche del nostro territorio, facendole crescere e prosperare.
3) Avete apportato modifiche particolari ai servizi turistici, in vista di una prossima ripartenza?
Il rispetto dei protocolli sanitari e delle misure di contenimento sono la nostra priorità, ed in accordo con gli operatori del turismo, con i quali il contatto è stato quotidiano, abbiamo contribuito a modificare alcuni servizi. L’esempio può essere quello delle visite guidate: nel primo lockdown abbiamo chiesto alle guide di diventare i nostri ambasciatori on line, di aiutarci a produrre contenuti per il web, ovviamente come servizio retribuito. Non appena si è potuto tornare ad usufruire dei loro servizi abbiamo organizzato una nuova modalità di visite guidate, che abbiamo sostenuto economicamente: piccoli gruppi, prenotazione obbligatoria, percorsi all’aperto e conclusione dell’itinerario in giardini conclusi dove si poteva assistere ad una breve performance artistica. Gli itinerari del 2020 sono stati tutti sold out, ora li stiamo programmando per il 2021.
4) Alcune regioni e zone turistiche d’Italia hanno approfittato delle chiusure dello scorso anno per sviluppare una maggior attività di promozione del territorio online, voi avete fatto altrettanto?
Assolutamente sì, la promozione online ha avuto un incremento rilevante, che abbiamo peraltro registrato anche con la richiesta di pagamento di diritti da parte di Google Maps: più accessi al nostro sito, più fee per la consultazione delle mappe! Il nostro sito è stato completamente rinnovato, passando da una versione “enciclopedica” – tutte le informazioni su Ravenna, ad una più rispondente al viaggiatore di oggi: cosa puoi fare a Ravenna, come puoi pianificare la tua visita, quali sono i nostri suggerimenti di viaggio. Abbiamo continuamente presidiato i nostri social con contenuti creativi: una web serie dedicata ad un padre ed alla figlia, entrambi fotografi a Ravenna; pillole video su istituti museali ed autorevoli visitatori del passato, con il claim “non perdiamoci di vista”; videoclip musicali ambientati in città; videoclip di videomapping realizzati sui monumenti Unesco, disponibili grazie a QR code sulla segnaletica di accoglienza; foto tradizionali rivisitate da una giovane instagrammer sotto il claim “follow your way find your inspiration”; disegni di personaggi della storia e dell’attualità a cura di un giovane artista.
5) Quali delle vostre proposte sono solitamente le più apprezzate dai turisti?
Chi visita Ravenna per la prima volta resta colpito dallo splendore dei monumenti Unesco, dalla tranquillità vivace del nostro centro storico – un ossimoro che riassume uno stile di vita rilassato ma allo stesso tempo pieno di opportunità – dall’organizzazione di nostri servizi di spiaggia. Chi vi ritorna spesso viene a cercare, soprattutto in questo periodo, gli ampi spazi naturali: le dune, la spiaggia, le pinete. Naturalmente in queste prime settimane di apertura stiamo notando un grandissimo interesse per tutte le iniziative legate alle celebrazioni dantesche e molti turisti provenienti anche da paesi esteri.
6) Cosa assolutamente non si devono perdere i turisti nella vostra zona?
In questo anno dedicato a Dante, ma ovviamente anche in futuro, non si può fare a meno di passare dalla zona Dantesca, la zona del silenzio, nel cuore della città. Dante ha Ravenna è stato accolto e qui ha potuto completare la scrittura della sua opera, qui ha trovato ispirazione e ospitalità. Si può semplicemente “salutarlo” come fanno tanti ravennati passando in questa area della città, si può assistere o prendere parte alla lettura perenne della Divina Commedia. Tutte le sere al tramonto nell’iniziativa che prende il nome dalle parole di Dante L’ora che volge al disio viene letto un canto della Divina Commedia davanti alla sua tomba. Un rituale laico e poetico, che abbiamo intenzione di continuare per sempre. Nel 2021 è diritto e dovere di ogni cittadino italiano, di ogni italiano nel mondo e di ogni amante della cultura italiana venire a Ravenna per portare un proprio contributo fisico, materiale e affettivo alla memoria dell’Alighieri. Troveranno una Ravenna arricchita e cambiata, non solo per aspetti culturali e spirituali, ma anche materiali, di restauro e riqualificazione strutturale e urbanistica della zona dantesca intorno alla Tomba con l’obiettivo di renderla sempre più bella e attrattiva.
Tra questi interventi c’è il nuovissimo Museo Dante inaugurato di recente che racconta l’opera e la vita del Poeta sollecitando emozioni attraverso reperti suggestivi, come la cassetta in cui furono nascoste le ossa, anche mediante l’uso della multimedialità e dell’interattività. Un’esperienza da non perdere per tutti coloro che desiderano addentrarsi nell’immaginario dantesco con la forza dell’esperienza sensoriale. Presto verrà aperta Casa Dante, un’area espositiva che ospiterà un nucleo di opere a tema dantesco prestate dalla Galleria degli Uffizi.
Il programma delle celebrazioni prevede due grandi eventi espositivi: il primo aperto fino a luglio “Le Arti al tempo dell’esilio” che accoglie prestiti importantissimi da tutta Europa con capolavori di Giotto, Cimabue, Arnolofo di Cambio, Giovanni e Nicola Pisano, solo per citarne alcuni. Il secondo dal titolo “Un’epopea POP” da settembre indagherà la fortuna popolare di Dante nella storia. Una dimensione fondamentale per Ravenna nelle celebrazioni avranno il teatro, la musica e lo spettacolo dal vivo che qui non si sono mai fermati.
La XXXII edizione straordinaria del Ravenna Festival, dal titolo “Dedicato a Dante”, trae ispirazione dal VII centenario per eventi che celebrano la vita e l’opera del Poeta. Al culmine delle celebrazioni il 12 settembre, avremo il prestigioso concerto del maestro Muti in piazza San Francesco, che sarà poi replicato a Verona e a Firenze, come parte integrante di un percorso di condivisione tra le città dantesche. Ravenna dedica a Dante una primavera, un’estate e un autunno imperdibili (e le celebrazioni continueranno fino al 2022 per recuperare il tempo perduto con il lockdown), un’occasione speciale per incontrare e conoscere Dante in maniera del tutto unica ed entusiasmante.
7) Avete in mente di proporre qualche incentivo per i nuovi ipotetici turisti?
In questo momento stiamo promuovendo la gratuità delle visite guidate per gli under 18 che visitano la città insieme alle loro famiglie. Avremo poi alcuni omaggi per chi verrà a Ravenna nel mese di settembre, tradizionalmente dedicato a Dante, gadget tematici che parlano di noi.
8) Quali sono i vostri principali progetti per il futuro?
Continueremo ad investire in promozione online e tradizionale; rafforzeremo le collaborazioni con gli operatori affinché la nostra promozione sia finalizzata alle loro offerte turistiche. Siamo già dentro il sistema della nostra Regione, leader nel turismo, e nel sistema della Destinazione Romagna, che tiene insieme i nostri territori più vicini. Lavoreremo sempre più per promuovere gli aspetti meno conosciuti e per far sì che si strutturino nuovi prodotti legati al mare ed alla natura. L’investimento che abbiamo sul Parco Marittimo, cintura verde fra la spiaggia, le pinete, e gli ambienti naturali ne sono la dimostrazione. Inoltre stiamo lavorando per consolidare un percorso di collegamento tra Ravenna e Venezia e Ravenna e Firenze, come grande link di visita congiunta.
9) Si parla molto di zone Codiv-Free. Voi come vedete la proposta?
La ritengo una proposta assolutamente insensata che finisce per danneggiare alcune zone a discapito di altre mettendo in competizione le destinazioni su un parametro scorretto. Il metro di misura giusto è quello del rispetto delle regole e dell’offerta di servizi di qualità, per garantire ai turisti una vacanza sicura e serena; su questo la nostra destinazione, grazie al lavoro di altissima qualità di tutti i professionisti che operano nell’ambito dell’accoglienza, è una delle migliori in Italia.
10) Cosa chiedete alle Regioni e cosa al Governo?
Chiediamo, e lo abbiamo già scritto al Ministro Garavaglia, che nei primi giorni del suo mandato è venuto a trovarci, misure di investimento e rilancio, visione di sistema e strumenti di pianificazione e governance. Si deve partire da misure di investimento strutturate e continuative che avviino una seria politica di riqualificazione che includa tutto il settore ricettivo. Tali misure devono essere rese accessibili anche a imprese medie e piccole. Il ricettivo è centrale per lo sviluppo del sistema turistico e negli ultimi anni si è trovato a competere con destinazioni estere sempre più performanti a livello di infrastrutture e competitive a livello fiscale. Inoltre auspico che per quanto riguarda le strategie turistiche del Governo ci sia una maggiore regia nazionale sulla promozione delle città del livello di Ravenna che pur non avendo i numeri di Venezia, Firenze o Roma possiedono un patrimonio assolutamente all’altezza di qualsiasi visita internazionale.
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