Nel periodo del Carnevale è facile eccedere a tavola prima di quelle che dovrebbero essere le restrizioni della Quaresima, i 40 giorni che precedono la Pasqua.
Soggiornando in uno dei camping in Piemonte, ricordatevi che ad Ivrea, località di forte richiamo turistico durante il Carnevale grazie alla famosa battaglia delle Arance, si mangiano i fagioli grassi: un piatto a base di fagioli e maiale. In Val d’Aosta, invece,è tipico mangiare salsiccia e polenta.
Il piatto carnevalesco tipico della Liguria è costituito dai ravioli conditi con il tocco (sugo di carne) e le braciole di maiale. Se vi trovate in Veneto, invece, sulle tavole non possono mancare maiale, buon vino e frittole.
Nei ristoranti dei campeggi in Toscana non mancherà la tipica schiacciata fiorentina, un dolce chiamato così perché non deve superare lo spessore di 3 cm.
Se decidete di trascorrere le vostre vacanze in uno dei campeggi e villaggi turistici in Campania, sappiate che qui è usanza preparare le lasagne carnevalesche ripiene di uova, polpette e formaggio. Nella zona dell’Irpinia, invece, potrete assaggiare la tipica frittata di bucatini.
In Basilicata è tradizione mangiare il celebre fegato alla brace, minestra e soffritto, mentre sulle tavole della Puglia non mancano mai i panzerotti fritti ripieni di carne macinata di maiale, carne protagonista delle tavole italiane, a meno che non si tratti di tavole vegetariane…
Tra i dolci di Carnevale, quello per antonomasia è l’impasto fritto fatto con farina, uova e zucchero che, a seconda della regione, ha un nome differente: chiacchiere (Sicilia, Lombardia, Campania), bugie (Piemonte, Liguria), ciarline (Emilia), ‘ncartellate (Calabria), fiocchetti (Romagna), cenci (Toscana), frappe (Lazio), galani (Veneto), crostoli (Friuli-Venezia-Giulia).