A due settimane dal 4 Maggio, data ufficiale dell’inizio dell’allentamento del lockdown, l’Agenzia regionale di sanità ha fornito una prima, parziale, valutazione degli effetti delle riaperture in Toscana. I dati dimostrano che, in questa regione, convivere con il coronavirus produce effetti meno negativi che in altre regioni d’Italia.
Negli ultimi 15 giorni, in Toscana il numero di nuovi casi di infezione ha superato le 30 unità giornaliere solo quattro volte e nelle ultime 3 settimane la media dei nuovi casi medi giornalieri è scesa prima da 47 a 25 e poi da 25 a 20. Nell’ultima settimana di marzo era 292.
Sempre più spesso i nuovi infettati sono stati individuati attraverso i test sierologici sul sangue oppure attraverso i tamponi effettuati su persone che si presentano in ospedale per una problematica che non ha niente a che vedere con il Covid.
Ad oggi sono state testate in Toscana oltre 88.000 persone attraverso la campagna di test sierologici avviata dalla Regione alla fine di aprile e di queste, circa 1.300 circa sono risultate positive e sottoposte al tampone di conferma. La percentuale di casi positivi fra le persone sottoposte a test è stabile all’1% da diverse settimane e pone la Toscana tra le regioni che dimostrano di avere maggiormente sotto controllo la diffusione dell’epidemia, soprattutto se la compariamo alle regioni a larga diffusione dell’epidemia come Lombardia, Piemonte, Veneto, Liguria, L’Emilia Romagna, Marche.
Le guarigioni in Toscana sono oltre il 10% in più della media italiana.
“Con i dati aggiornati al 22 maggio, su 10.035 persone che si sono ammalate di Covid-19 in Toscana dall’inizio dell’epidemia, il 72,1% sono guarite, il 10,1% sono purtroppo decedute, il 15,8% sono in isolamento domiciliare (con uno stato clinico che può quindi essere seguito e curato a domicilio o totalmente asintomatico) ed il 2% è ricoverato in ospedale” spiegano gli studiosi dell’Ars.
Sono 50 giorni consecutivi che il numero dei ricoveri per Covid negli ospedali toscani diminuisce e in alcune strutture i reparti Covid di terapia intensiva sono stati chiusi.
La percentuale dei ricoveri in Toscana è sempre stata piuttosto bassa rispetto al totale degli infettati ancora non guariti: adesso è il 10% dei casi attualmente positivi e pone la Toscana ha quintultimo posto in Italia, poco sopra al Veneto.
Se non si può affermare che il virus è meno aggressivo, visto che non è stato scientificamente dimostrato, sulla base dei dati analizzati dall’Ars si può comunque dire che la quota di casi gravi diminuisce in Toscana perché gli ammalati vengono curati meglio.
“Ad oggi una corretta valutazione della prima riapertura non può arrivare a considerazioni conclusive – scrivono sul sito gli studiosi di Ars – Al di là della numerosità dei casi, che potrà oscillare nei prossimi giorni grazie al maggiore movimento delle persone ed alla totale riapertura avvenuta, i parametri da tenere in considerazione per prendere decisioni sono innanzitutto l’emergere di eventuali nuovi focolai che andranno immediatamente intercettati, lo stato clinico dei nuovi casi e l’eventuale occupazione di posti letto ospedalieri in terapia intensiva, monitorando costantemente la gravità dei casi“.