Appena ci sarà concesso, dedicarci un weekend in una delle splendide isole italiane potrebbe essere un’ottima scelta!
Atmosfere slow, costi low e pochi turisti sono gli ingredienti giusti per una vacanza con i fiocchi…
Un’isola imperdibile è Capraia, luogo in cui l’unico mezzo di trasporto che si può prendere è il piccolo bus che dal porto sale fino alla piazza del paese arroccato a ridosso del Forte di San Giorgio. Siamo nell’arcipelago della Toscana, su di un’isola dalla storia antica in cui camminare è imperativo se si desidera ammirare la natura incontaminata, fare un bagno in una delle calette deserte e lasciarsi cullare dal suono del mare. Ci si impiegano pochi minuti per percorrere il sentiero che porta alla baia sotto al Forte, tra cespugli di euforbia affacciati su un mare color smeraldo. Anche la Cala dello Zurletto, dominata dal Faraglione, è un luogo imperdibile dell’isola, così come Cala del Ceppo, con il sentiero che conduce ad un suggestivo vigneto bio. Il trekking più spettacolare è quello sopra le falesie a picco sul mare che porta alla punta occidentale dell’isola (da cui si vede la Corsica). Ma per respirare le atmosfere di Capraia basta anche solo sedersi al porto in uno dei locali tipici, ordinare un buon pesce al cartoccio e una birra all’achillea moscata.
Un’altra isola italiana impedibile è sicuramente Pantelleria: selvaggia ed esotica, più vicina alla Tunisia che alla Sicilia, offre degli scorci unici. Da non perdere c’è il laghetto delle Ondine, una piscina di acqua salata perfetta per un bagno in uno specchio di cristallo. Anche la celebre insenatura della Scarpetta di Cenerentola e il grandioso arco di Roccia dell’Elefante, con la sua proboscide che affonda nell’acqua turchese, sono luoghi da non perdere. A Cala Gadir, invece, in un tranquillo porticciolo di pescatori, ci si immerge dentro vasche tiepide, scavate nei moli. Imperdibile poi lo Specchio di Venere, lago che riempie un’antica caldera e offre trattamenti spa gratuiti. Per godere dei piacerei del palato, su quest’isola non potete non pasteggiare a base di pesce e un bicchiere del famoso passito prodotto qui a Pantelleria.
Esite poi un luogo nella Laguna di Venezia, lontano dalle folle dei turisti del Veneto, che merita la vostra attenzione: si tratta dell’isola di Sant’Erasmo, nota per le sue verdure, soprattutto per il carciofo violetto (presidio Slow Food) e per questo da secoli soprannominata “l’orto di Venezia”. La spiaggia principale si affaccia sulla Laguna davanti alla secca del Bacàn, molto frequentata soprattutto di domenica dai veneziani. Qui arte, storia e natura sono un tutt’uno. Da visitare assolutamente c’è la Torre Massimiliana, fortificazione asburgica talvolta sede di mostre d’arte. Sant’Erasmo, poi, con le sue stradine circolari che portano in angoli suggestivi, è il paradiso del cicloturismo. Ad ogni curva che si percorre a piedi o in bicicletta, tra il profumo dei fiori di barena, si può ammirare un punto di vista diverso sulle isole della laguna: Burano a nord, le Vignole a sud, il Lido a est. Qui non potete non fare un po’ di rifornimento dell’ottimo miele del Doge.