L’estate post lockdown si preannuncia all’insegna di luoghi lontani dal solito turismo di massa. Molti italiani sembrano essere più attirati da destinazioni a contatto con la natura, luoghi in cui risulta in effetti più facile mantenere il social distancing.
Questa tendenza va sicuramente a vantaggio del mondo dei campeggi e villaggi turistici, sempre più presi in considerazione anche da chi non ha l’abitudine di affrontare questo tipo di vacanza. I camping village risultano luoghi ideali per trascorrere vacanze lontano dal caos cittadino, immersi nel verde e a due passi dal mare. Senza dimenticare un aspetto che, mai come in questo periodo storico, è importante: il budget potrebbe essere decisamente più contenuto rispetto a quello che si andrebbe a spendere presso altre tipologie di strutture.
Secondo il Centro studi del Touring Club Italiano, è molto probabile che almeno per tutto il corso dell’anno 2020 il nostro turismo ricorderà quello del secondo Dopoguerra, ovvero un fenomeno prevalentemente domestico. Il turismo di prossimità sarà quindi il protagonista del prossimi mesi.
Si stima che, dopo due mesi di lockdown, gli italiani non abbiano come primo desiderio quello di prenotare le proprie vacanze in luoghi troppo affollati, per la paura del contagio e in primis.
I camping village, che hanno rappresentato il 36% di tutte le pagine visitate nel periodo del lockdown, possiedono i requisiti giusti per il tipo di vacanza ideale del 2020: oltre ad essere la forma di turismo più a contatto con la natura – dopo due mesi di isolamento in casa respirare l’aria aperta è il primo pensiero di molti – rappresentano anchela soluzione più economica, aspetto non trascurabile in questi difficili tempi di pandemia.
Il campeggio è una forma di vacanza che, prima di tutto, può trasformarsi più facilmente in turismo di prossimità: anche restando nella propria regione e muovendosi con la propria auto per brevi tragitti, consente di catapultarsi in una nuova e diversa dimensione e di scoprire angoli poco conosciuti del Belpaese.
Solamente in campeggio ognuno ha la propria zona di verde privata e, per chi ha maggiori disponibilità, il campeggio può anche essere interpretato come glamping: un tipo di camping fatto di tende lussuose, bungalow arredati meravigliosamente, case sull’albero romantiche e avventurose e molto altro…
La regione più ricercata in assoluto è stata la Lombardia, seguita dal Veneto e Piemonte, ovvero le tre regioni maggiormente colpite dal Coronavirus, a testimonianza, probabilmente, della paura non poter sconfinare dalla propria regione.
Mare, montagna o lago? I camping al mare sono quelli più gettonati, seguiti dal lago e dalla montagna. C’è comunque anche chi non disdegna l’ipotesi di una vacanza in un camping village vicino ad una delle splendide città d’arte che l’Italia offre in abbondanza.