L’Emilia-Romagna è composta dall’unione di due regioni storiche: l’Emilia, che comprende le province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Ferrara e Bologna, e la Romagna, che comprende le province di Ravenna, Rimini, Forlì-Cesena e i comuni della città metropolitana di Bologna situati a est del torrente Sillaro.
Nella zona dell’Emilia, come in molte zone d’Italia dove natura e storia lasciano spazio a fortificazioni, parchi, riserve e sentieri, potete visitare alcuni luoghi naturali davvero sorprendenti.
Riserva naturale di Campotrera (RE)
La Riserva naturale Rupe di Campotrera tutela un imponente affioramento ofiolitico che emerge sul versante settentrionale del rio Cerezzola, un affluente dell’Enza, nei pressi del castello di Rossena e di quello di Canossa, e della celebre torre di Rossenella. Una passeggiata tra la torre e il castello di Rossena permette di osservare l’aspetto rupestre e selvaggio, i rari minerali, le piante tipiche di questi luoghi e l’interessante avifauna sulle pareti del rilievo. Una vacanza da queste parti è l’ideale per scoprire paesaggi naturali incantevoli, tra orizzonti lunari e affreschi boschivi che incorniciano mulattiere, borghi e affascinanti rocche incastonate nel Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano.
Parco Fluviale del Trebbia (PC)
Il Parco Regionale Fluviale del Trebbia si estenda da Rivergaro alla riva piacentina del Po. Questa zona è molto frequentata dagli amanti di birdwatching, ai quali non sfugge l’occhione che il Parco ha scelto come simbolo. Il rarissimo volatile è però solo una delle meraviglie che si possono osservare in un’area colorata dalla fioritura di orchidee. Dal castello di Rivalta partono alcuni dei sentieri che permettono di toccare da vicino la golena, camminando per strade campestri o immergendosi in un ambiente selvaggio.
Riserva Naturale dei Ghirardi (PR)
Dei 600 ettari dell’omonima Oasi del WWF, la Riserva Naturale dei Ghirardi ne occupa 370: uno spazio fatto di boschi, radure e corsi d’acqua. Quest’area della provincia di Parma, tra i comuni di Albareto e Borgo Val di Taro è un trionfo della diversità ecologica. Querce, castagni e faggi si alternano a prati fioriti, dai quali contemplare il volo dei rapaci e imbattersi in daini e caprioli. La flora e gli habitat dell’Appennino settentrionale sono il cuore del Percorso Natura che parte dal Centro Visite di Predelle. In questa zona ci sono anche gli altri sentieri accessibili e identificati da quattro colori differenti, perfetti per chi desiderasse addentrarsi in un universo di giganti verdi e calanchi, tra cerri, salici e tigli selvatici sulle sponde del torrente Remolà. All’Oasi dei Ghirardi è anche possibile fare lunghe passeggiate a cavallo e i bambini possono cimentarsi in esperienze con i pony.