Nel pieno dell’alto Monferrato, nella provincia di Alessandria, in Piemonte, ci si imbatte nella piccola città di Acqui Terme, dove convivono tracce di secoli diversi e, ovviamente, una serie di centri termali. Qui infatti, nella zona del quartiere Bagni, si trovano diverse fonti termali, che alimentano diverse strutture della città, nate a partire dal ‘400.
Sicuramente la più famosa è la fonte della Bollente, che sgorga nella piazza omonima. Un piccolo monumento a pianta ottagonale, realizzato nel 1879 dall’architetto Ceruti, lascia sgorgare 560 litri al minuto di un’acqua sulfureo-bromo-iodica a 74,5°.
Oltre alle proprietà curative, non si possono sottovalutare quelle scenografiche: la temperatura dell’acqua infatti solleva nuvole di vapore che nelle giornate più fredde si fanno dense e appariscenti riempiendo la piazza.
Un’altra fonte, decisamente meno famosa ai turisti perché poco pubblicizzata ma invece molto conosciuta dai locali è quella a cui sono attribuiti nomi e nomignoli poco allettanti: la fonte dell’eua morsa, la fonte dell’acqua marcia o, più semplicemente, la puzzolente. Alla temperatura di 20° e con pungente e caratteristico odore di uova marce, la fonte sgorga da una fontana racchiusa in una costruzione che ricorda un tempietto romano e, ingerita, ha notevoli proprietà terapeutiche.
Gli stabilimenti termali, Antiche Terme e Nuove Terme, pescano da altre fonti e hanno subito diversi cambiamenti nel corso dei secoli e sono ancora attualmente attivi.
Proprio nei dintorni dei centri termali si trovano i resti di un complesso termale romano e non troppo distante una porzione di 15 pilastri e 4 archi dell’antico acquedotto romano.
Passeggiando per la città invece si possono incontrare e visitare edifici di differenti momenti storici. Il Castello dei Paleologi, ad esempio, è stato edificato intorno all’anno Mille, e oggi fa parte del circuito “Castelli Aperti”, che lo mette a disposizione per visitare il museo archeologico e l’oasi naturale che ospita.
Sulla Piazza della Bollente si affaccia anche la Torre Civica, che per anni è stata l’orologio della città, grazie anche alla sua campana, e il Palazzo Comunale, edificio che arriva dal 1600 circa.
Tra gli edifici religiosi, degni di interesse sono sicuramente la Chiesa di San Francesco, ricostruita completamente verso la fine del 1800, la Cattedrale di Maria Assunta, la cui costruzione è iniziata a cavallo dell’anno mille, la Chiesa di Sant’Antonio Abate del 1600 e la Chiesa di San Pietro, nata intorno al 900 e ristrutturata e parzialmente ricostruita intorno al 1930.