Verbania-cusio-Ossola, valle Antigorio: siamo in Piemonte, quasi in Svizzera, a valle del sito di un antico ghiacciaio, quello del Toce, da cui nascevano numerosi torrenti. La loro presenza però non si limitò al semplice e placido scorrere dell’acqua. Nel corso dei secoli infatti, questi hanno lavorato di erosione, tracciando e lasciandosi dietro, una volta asciugatisi, una serie di quattro gole, veri e propri canyon dove farsi una passeggiata che sembra uscita da un libro o un film fantasy.
Curve, cunicoli e anfratti si inseguono tra pareti che in alcuni punti arrivano a sfiorarsi, come alla ricerca di riuscire a toccarsi di nuovo come un tempo e a nascondere il cielo.
Percorrere il fondo di queste gole significa trovarsi a profondità che partono da un minimo di una decina di metri e arrivano a spingersi fino a trenta.
L’Orrido Sud è l’esperienza più suggestiva e il suo percorso si snoda per 200 metri in cui lasciarsi affascinare, liberando l’immaginazione, che potrebbe regalarvi qualche reminiscenza da situazioni degne di Indiana Jones. L’Orrido di Vallaccia è il meno accessibile e si può tranquillamente ignorare, mentre il resto di questo progetto di architettura naturale è costituito ancora dagli Orridi Nord-Est, per un tragitto di circa un centinaio di metri, e Ovest, meno affascinante e abbordabile preferibilmente dai più esperti.
Queste gole sono inoltre dei veri e propri microuniversi dove le particolari condizioni, come l’elevato tasso di umidità e la scarsa luce, hanno creato particolari ecosistemi dove muschi e felci vanno per la maggiore.
I sentieri della zona, oltre a portavi negli Orridi o in punti da cui averne un affascinante scorcio dall’alto, può accompagnarvi fino a Maiesso ad ammirare un altro lascito del Toce, un fiume che evidentemente doveva avere un piglio piuttosto creativo. Si tratta delle Marmitte dei Giganti, formazioni cilindriche o semisferiche nate dalla combinazione dell’azione di una forte corrente, del lavoro dei detriti che la stessa trasportava e l’azione stessa dei ghiacciai.
Per raggiungere ed accedere alla passeggiata che si inoltra in questi peculiari località, la partenza più pratica è sicuramente subito dopo il paese di Premia, ma non mancano altre possibilità e itinerari dai paesi di Baceno e di Crodo. I percorsi sono tutti chiaramente segnalati, non particolarmente impegnativi. Ovviamente il periodo più agevole e anche più affascinante è tra la primavera e l’estate, stagione quest’ultima in cui la Comunità Montana delle Valli d’Ossola organizza diverse visite guidate.