Le date del 23 febbraio e del 9 marzo 2020, in concomitanza con le disposizioni del governo e con l’emergenza epidemiologica da COVID-19, sono quelle che nel settore del turismo hanno segnato pesantemente il cambiamento delle ricerche dei viaggiatori, con un accenno di risalita tra il 29/02 ed il 01/03, in cui una ripresa delle ricerche mostrava tutta la voglia di pensare alle vacanze, un entusiasmo purtroppo smorzato nei giorni successivi.
Nonostante tutto, il sogno delle vacanze non si è mai fermato e benché ci sia l’incertezza sulla data di apertura dei campeggi e villaggi, le ricerche continuano ad esserci, nell’attesa di capire quando e in quali modalità si potrà andare in vacanza. Il turismo open air con gli ampi spazi che può offrire, in contatto con la natura e con “distanze” tra le sistemazioni, potrebbe sicuramente avere un ruolo da protagonista quando ci saranno delle chiare disposizioni sulle modalità operative, con tutte le attenzioni e accortezze del caso.
I portali turistici del settore hanno registrato dal 10 marzo cali dal -50 al -70%, con picchi fino al -80% dai motori di ricerca.
Analizzando i dati fino al 7 aprile, il trend è diventato stabile, con un lieve picco di ripresa domenica 5 aprile, a conferma che il pensiero delle vacanza non demorde.
Sono riportati nel grafico sottostante i dati di Google Trends sulla ricerca “camping” in Italia negli ultimi 90 giorni, di cui i portali KoobCamp come campeggi.com sono un perfetto “termometro”. Lo stesso trend anche per le ricerche di “villaggi” e, allargando il raggio d’azione, anche di “hotel”.
Sono principalmente due le domande su cui poter riflettere:
- cosa sta cercando quel 20% circa di utenti che nonostante tutto sta sognando e cercando di progettare la vacanza 2020?
- stanno nascendo nuove ricerche nell’ambito del turismo?
A marzo la destinazione in vetta delle visualizzazioni su campeggi.com (portale di riferimento per il mercato italiano di KoobCamp) era la Toscana, seguita dalla Sardegna, dal Salento e dalla Puglia in generale, dalla Liguria e inaspettatamente per il mercato italiano, dal Lago di Garda. A seguire l’Isola d’Elba, la Sicilia e le altre destinazioni.
Ad aprile invece la destinazione in prima linea è la Sardegna, seguita da Liguria, Salento, Lago di Garda e solo a seguire la Toscana, la Puglia in generale, l’Isola d’Elba, la Sicilia e Jesolo.
Tenendo sotto stretto controllo le ricerche e ponendo molta attenzione alla comparsa di nuove keywords, sono emerse alcune riflessioni su ricerche che fino a ieri potevano sembrare improbabili.
Con riscontri concreti è nata in Italia già da inizio febbraio la ricerca “coronavirus vacanze“, con la correlata “coronavirus vacanze estive“, suggerita da Google stesso. A queste ricerche Google risponde con informazioni su voucher e rimborsi, sui diritti dei viaggiatori ma anche con articoli che cercano di fare previsioni su un turismo 2020 alla riscoperta dell’Italia per gli italiani o comunicati su lodevoli iniziative come vacanze gratis per il personale sanitario offerte da strutture turistiche e realtà territoriali.
Cercando di prevedere nuove parole chiave dei viaggiatori, al momento sembrerebbe che nessuno stia cercando “campeggi virus free” ma potrebbe diventare una ricerca, insieme ad esempio a “case mobili sanificate“, “bungalow sanificati“, “campeggi sanificati“. Al momento non ci sono evidenze di ricerca in merito, ma sono possibili query da tenere sotto controllo perché la sanificazione degli ambienti è già una dei temi che le strutture turistiche stanno approfondendo, augurandosi di non dover rimandare troppo in avanti la data di apertura.
Non è facile prevedere quali saranno le nuove “parole chiave“, ma dalle indagini è emerso un punto di partenza che potrà avere cambiamenti di semantica nei prossimi mesi.
Al momento spesso il concetto di “sanification” è usato per indicare in inglese i “servizi igienici” dei campeggi, infatti sono posizionate su google le pagine dei servizi igienici di alcune strutture. Anche il concetto di “sanitiser” al momento sembra legato al solo “disinfettante” da portare in campeggio. Sono state oggetto di approfondimento anche le ricerche con “safe”.
Al momento l’abbinamento di “safe” a “camping” è legato a consigli di sicurezza che vanno dai vaccini, alla preparazione del cibo, protezione da insetti e altri consigli.
Guardando il dato della ricerca in tutto il mondo di “safe holiday” a fine 2019 e a marzo 2020 ci sono stati dei picchi di interesse mostrati da Google Trends. Nello specifico del mondo “camping”, Google stima che la ricerca “safe camping” abbia 2.400 ricerche stimate mensili con un picco nel mese di luglio. Ampliando a “safety” l’indagine, le ricerche correlate pertinenti mostrano l’attenzione sulla sicurezza in particolare dagli orsi.
Riportando il focus sull’Italia, la ricerca di “safe camping” ha già una media di 260 ricerche mensili, che culmina tra ottobre e novembre. Non si hanno evidenze sulle destinazioni correlate, ma sono sicuramente da contestualizzare su viaggi all’estero, in quanto le strutture in Italia sono prevalentemente chiuse. Un clic può costare anche € 0,32.
L’attenzione alla sicurezza ed il rispetto di norme precise saranno sicuramente alla base delle scelte dei viaggiatori e delle strutture turistiche.
La certezza però che abbiamo è che la quarantena ha sicuramente fatto crescere la voglia di riscoprire la bellezza che ci circonda e di poterne godere non appena sarà possibile; in quel momento il turismo open air (e non solo) potrà ripartire.