Certamente Trieste, poi Udine, Gorizia e Pordenone. Se si parla di Friuli-Venezia Giulia queste sono le prime città che vengono in mente e che rappresentano al meglio una regione così ricca di sorprese. Con una natura dirompente e dalle tradizioni radicate che rivivono tutt’oggi, in Friuli-Venezia Giulia sono moltissime le esperienze che attendono i turisti, partendo proprio dall’ampia scelta della sistemazione di campeggi e villaggi. Qui infatti ce n’è per tutti i gusti.
Oltre però alle mete cittadine più famose, oltre alle moltissime attività outdoor e benessere che si possono fare, oltre ad una enogastronomia di eccellenza che non delude i palati più curiosi (basti pensare al prosciutto crudo, al Frico a base di formaggio e patate, ai Cjarsons, “ravioli” serviti anche come dolci), il Friuli si può scoprire anche attraverso le bellezze artistiche e culturali dei suoi borghi più piccoli.
C’è Cividale del Friuli, in provincia di Udine, Patrimonio UNESCO, dove ancora oggi risulta ben evidente il passato longobardo. Da non perdere piazza del Duomo, il Tempietto Longobardo e il monastero di Santa Maria in Valle, risalente alla metà del VII secolo d.C.
Poi c’è Palmanova, la città fortezza, a forma di stella con nove punte, un gioiello per gli appassionati di architettura. Al centro sorge Piazza Grande, a forma di esagono regolare, dove affacciano i principali monumenti (il Duomo Dogale, il Palazzo del Provveditore Generale , la Loggia della Gran Guardia e quella dei Mercanti, il Palazzo del Monte di Pietà).
Non troppo lontano c’è Gradisca d’Isonzo, borgo fortificato in provincia di Gorizia, punto di unione tra il mondo latino, germanico e slavo, dove nelle osterie e bar si respira un’aria mitteleuropea. Qui fermatevi per una visita all’Enoteca Regionale La Serenissima, degusterete ottimi vini della regione.
E ancora non perdete il tranquillo borgo di Strassoldo, celebre per i due castelli, il Castello di Sopra e il Castello di Sotto, sormontati da una torre e immersi in giardini verdissimi e Venzone dove la parola chiave è lentezza. Qui tra mura medievali e monumenti bisogna fare tappa al Duomo di Sant’Andrea e alla Cappella di San Michele, famosa perché custodisce le storiche mummie (risalenti a un periodo che va dal 1348 al 1881).
Infine Valvasone Arzene con edifici antichi e dove assaggiare le specialità locali: il muset (cotechino friulano da gustare con la polenta o con una minestra di orzo e fagioli) e il voleson, la torta casareccia.
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