“Al termine di una lunga salita arriviamo a una stazione dopo una distesa di solitudine. Ogni volta sembra che più avanti non ci sia altro, niente di abitato. E ogni volta arriviamo a una stazione”.
Con queste parole lo scrittore inglese David Herbert Lawrence descrisse il suo viaggio in treno in Sardegna risalente al 1921 nell’opera Sea and Sardinia.
E proprio queste parole possono ancora oggi accompagnarvi a bordo del trenino verde della Sardegna.
Di cosa si tratta? Della storica linea ferroviaria (ha ben 130 anni) che porta alla scoperta di quella parte di regione più autentica, quella che dalla costa arriva fino al cuore dell’isola.
Davanti ai vostri occhi scorreranno natura incontaminata, paesi incantati quasi persi nel tempo, e lungo il tragitto potrete fermarvi a visitare nuraghi, musei, conoscere tradizioni e assaporare le specialità del territorio.
I percorsi tra cui scegliere sono diversi, ma quello che è certo è che ciascuno rappresenta un’esperienza indimenticabile e la possibilità di conoscere questa terra secondo la filosofia del turismo lento.
La ripartenza ufficiale dei viaggi a bordo del trenino verde è fissata proprio per domenica 6 marzo: due i viaggi previsti che partiranno rispettivamente domenica 6 e 13 marzo e che verranno ripetuti alternativamente nelle successive domeniche di marzo e aprile (tranne quella di Pasqua che è sostituita dal lunedì di Pasquetta), sempre in partenza da Mandas.
Si inizia appunto con la tratta che da Mandas, borgo medioevale della Trexenta dal glorioso passato e oggi importante centro culturale, porta a Laconi. Si incontrano Isili e il Nuraghe Is Paras, considerato l’architettura più elegante della Sardegna nuragica, si passa lungo il Lago di Is Barroccus e ci si ferma a Nurallao, spartiacque tra Campidano ed entroterra, infine si termina il percorso a Laconi, borgo ‘gioiello’ di duemila abitanti immerso in un bosco.
La settimana seguente tocca invece al percorso che da Mandas si dipana nella Barbagia di Seulo per arrivare sino a Seui, affascinante borgo medioevale che si inerpica a 800 metri d’altitudine sulle pendici meridionali del Gennargentu. Un motivo in più per sceglierlo? Potrete assaggiare le specialità locali: culurgiones, civargèddus, le carni arrosto, i formaggi e la pecora in cappotto.
Per scegliere il camping village in Sardegna più adatto a voi e più in linea con il percorso che desiderate fare, potete dare un’occhiata al portale Campeggi.com