La Ferrovia dei Parchi, quella che collega Sulmona a Isernia, detta anche “Transiberiana d’Italia”, rappresenta uno splendido percorso che favorisce la scoperta di piccoli borghi dove la storia e le tradizioni sono custodite dalle comunità locali.
Questo tragitto, uno degli itinerari ferroviari più amati dai turisti italiani e stranieri, attraversando montagne, altipiani, vallate e strette gole, si sviluppa nel cuore dell’Abruzzo e del Molise tra suggestive Riserve Naturali e rigogliosi Parchi Nazionali (il Parco della Maiella, il Parco d’Abruzzo, Lazio e Molise e la riserva MaB Collemeluccio-Montedimezzo Alto Molise, inserita nel programma di tutela Unesco dal 2014).
Un viaggio che unisce lo splendido paesaggio montuoso dell’Appennino con centri storici, monumenti e opere d’arte di questi luoghi.
Giuseppe Furno, nella sua guida “In treno alla scoperta dell’Abruzzo”, afferma che “È un po’ come vedere un documentario dal vivo con le immagini che scorrono dai finestrini del treno. Chissà, forse tra qualche anno, la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Ambientali metterà sotto tutela anche le linee ferroviarie locali. Non più rami secchi bensì musei viaggianti a “bassa velocità” alla scoperta della geografia, cultura e storia d’Italia. Gli stranieri le scoprono, le usano e ce le invidiano, noi le snobbiamo e preferiamo l’automobile”.
Questo pensiero oggi è diventato realtà: la Fondazione FS Italiane ha tutelato la ferrovia all’interno del proprio progetto chiamato “Binari Senza Tempo”, dieci spettacolari linee ferroviarie del Bel Paese, diventate un vero e proprio “museo dinamico” percorribile a bordo di un convoglio storico con carrozze “Centoporte” e “Corbellini” degli anni ’20 e ’50.
Si tratta di un grande progetto di valorizzazione e promozione turistica che consente di viaggiare su una delle linee ferroviarie più belle d’Italia, grazie anche al contributo dell’associazione “leRotaie” che dal novembre 2014 collabora con la Fondazione FS Italiane per far sì che questa linea rimanga attiva e porti nuova linfa vitale ai territori attraversati.
Intorno a questo percorso vengono organizzate durante il corso di tutto l’anno attività di vario stampo, dai pacchetti di viaggio alla ricettività alberghiera, per far sì che questa splendida avventura possa continuare nel tempo e diventi un vero motore di rilancio delle zone toccate.
Inserita già nella guida Touring Club d’Italia del 1910 per la sua incredibile valenza turistica e ingegneristica, la linea fu inaugurata il 18 settembre 1897. Si distingue per le sue caratteristiche tecniche che la rendono un capolavoro di ingegneria ferroviaria. Fu definita “Transiberiana” dal giornalista Luciano Zeppegno, per via delle abbondanti nevicate del periodo.
Distrutta in parte fra il 1943 e il 1944 dai tedeschi, fu ricostruita e riattivata tra il 1955 e il 1960. Tra il 1994 e il 1995 vengono chiuse le biglietterie, e varie stazioni declassate a semplici fermate. A fine 2010 chiude il tratto da Isernia a Castel di Sangro e un anno dopo chiude anche il tratto abruzzese Castel di Sangro-Sulmona.
Finalmente oggi la ferrovia è tornata ad essere protagonista: nel 2019 oltre 31.000 viaggiatori da tutta Italia e dall’estero hanno permesso di classificare la Ferrovia dei Parchi al primo posto tra tutte le ferrovie turistiche italiane.
Se volete provare questa esperienza durante un vostro soggiorno in una di queste regioni, potete prenotare uno dei camping village in Abruzzo o in Molise.