Imponente e dall’impatto visivo incredibile: si presenta così il Forte di Bard, fortezza ancora intatta che da uno sperone di roccia domina il borgo di Bard.
Facilmente raggiungibile sia dal Piemonte, per cui segna la porta di accesso alla Valle d’Aosta, sia dalla Lombardia, Bard, che dal 2012 rientra tra i Borghi più belli d’Italia, è una meta perfetta per una gita fuoriporta.
Grazie alla posizione strategica che regala una vista impagabile sulla valle, il Forte è la prima tappa da cui iniziare la visita. Attualmente è un polo museale di importanza internazionale, sede del Museo delle Alpi, dell’Opera Ferdinando, percorso che approfondisce la storia delle Alpi e delle sue fortificazioni, delle Prigioni, del percorso virtuale le Alpi dei ragazzi e anche di mostre temporanee.
Ma rappresenta in sé un luogo ricco di fascino storico. Così come lo possiamo vedere oggi il Forte risale alla metà dell’800, ma questa fortezza di sbarramento alpino fu costruita sulle fondamenta di un antico castello dell’anno 1000. Il primo documento che rivela la presenza di un castello sulle rocce di appartenenza dei signori di Bard è infatti del 1034.
Il Forte passò poi in possesso della famiglia dei Savoia intorno alla metà del 1200 e rimase così fino al 1800, quando Napoleone sorprese l’esercito austro-piemontese e dopo pochi giorni fece radere al suolo il Castello di Bard. Nel 1830 fu Carlo Felice di Savoia a promuovere i lavori di ricostruzione del Forte, sempre in funzione antifrancese, e la struttura venne utilizzata prima come prigione e poi come deposito di munizioni.
Non è però solamente il Forte ad essere testimone della storia, ma anche il piccolo borgo sottostante che calcola solo 160 abitanti, raggiungibile percorrendo la strada pedonale o tramite ascensori panoramici. In epoca romana rappresentava il tipico villaggio di passaggio sulla via romana consolare delle Gallie e ancora oggi presenta un assetto urbano di epoca medievale. Con le facciate caratterizzate da stemmi araldici e finestre a crociera o a bifora, il piccolo borgo di Bard racchiude edifici di pregio: visitate la cinquecentesca Casa Challant, chiaro rimando al Castello di Issogne, la Casa Valperga, la Casa della Meridiana e la vicina Casa del Vescovo, ma anche Casa Urbano, sede dell’antico mulino, Casa Ciuca e il meraviglioso Palazzo Nicole.
Le visite poi nei dintorni non mancano, immersi in un paesaggio alpino incantevole intervallato da vigneti terrazzati. Potete scegliere la passeggiata che dal Forte di Bard porta al caratteristico borgo di Donnas (ci vogliono tre ore, ma non è impegnativa) o ancora la facile escursione che conduce in località Mabec dove si trovano le “marmitte di giganti”, forme fossili di epoca glaciale.
Questa gita fuoriporta è anche l’occasione per fare un viaggio tra le tradizioni gastronomiche valdostane: il Lardo d’Arnad con le castagne, il miele e noci, la Polenta concia, la Seupa Vapelenentze a base di pane raffermo, fontina, brodo e verza, le Paste di meliga preparate con la farina di mais, la cui coltura nella valle fu introdotta dal conte Nicole intorno alla metà del XVIII secolo.
Una particolarità: assaggiate il vino dei Rocchi di Bard, un rosso dal colore brillante tendente al granata, dal profumo mandorlato e di vitigno Nebbiolo. Era famoso già nell’antichità ed è prodotto proprio nei vigneti terrazzati che vedete attorni a voi.