Se dici Bari pensi al mare, alla parte vecchia della città con i suoi stretti vicoli e magari anche alle orecchiette di cui in effetti è la patria indiscussa. Il capoluogo della regione Puglia ha una forte vocazione marinaresca ed è tutt’oggi crocevia tra Occidente e Oriente. Bari è una città tutta da scoprire (o riscoprire siccome è in continua evoluzione) e per chi avesse fretta basterà una giornata intera per girarla, anche a piedi.
Basilica, Cattedrale e Castello sono i tre punti di interesse principali per visitare Bari Vecchia. La Basilica è dedicata a San Nicola, il patrono, luogo di incontro tra la cultura cattolico-romana e quella greco-ortodossa nonché uno dei posti più visitati della Puglia. La maestosa Basilica di San Nicola ha una facciata semplice in stile romanico, fu costruita tra XI e XII secolo per custodire i resti del Santo e merita assolutamente una visita anche al suo interno (dove si possono notare diverse decorazioni, specchio delle molteplici dominazioni che si sono succedute nel corso dei secoli).
Non distante c’è la Cattedrale di San Sabino che con le sue linee severe ma armoniose è esempio dello stile romanico pugliese (qui scendete anche nella cripta). La triade dei must da visitare si conclude con il Castello Normanno Svevo che, all’estremità della città vecchia a pochi passi dal mare, sorge su quella che un tempo era l’area residenziale del catepano (il governatore greco-bizantino di stanza in città). Edificato sul castello voluto da Ruggero il Normanno nel 1131, fu distrutto nel 1156 e ricostruito secondo il volere di Federico II. Risale poi al 1500 la fortificazione con i bastioni e l’ampio fossato su tre lati (il quarto era bagnato dal mare). È proprio il mare l’elemento con cui la città ha un rapporto simbiotico. Intanto sappiate che Bari ha il lungomare più esteso d’Italia e un legame con l’attività della pesca che ancora oggi è molto forte. Basta andare a “Nderr la lanz” (“a terra la lancia”, termine che deriva dall’abitudine di gettare il pesce appena pescato ai piedi della barca) per capirlo. È a Molo San Nicola infatti che ogni giorno c’è una fervente compravendita di seppie, polipi, aragoste, ricci di mare e cozze.
Oltre al crudo di pesce, una delle specialità della tavola sono le orecchiette: se siete curiosi (o golosi) cercate Via Arco Basso poco distante dal Castello Normanno-Svevo. La via è conosciuta come “Via delle Orecchiette” ed è facile capire il perché. Ogni giorno chili di pasta fresca sono preparati dalle sapienti mani delle donne di Bari che lasciano poi la pasta ad asciugare sugli stendini posti sull’uscio di casa. Non manca poi in tavola la tiella con riso patate e cozze e la focaccia, vera goduria con olive e pomodorini. Per concludere la visita il consiglio è di lasciare la parte vecchia e dirigervi verso l’ottocentesca Bari murattiana con i palazzi eleganti, il Teatro Petruzzelli, il Teatro Piccinni e Palazzo Fizzarotti. Se voleste approfittare del tramonto per godere di una bella vista sulla città camminate da Piazza Ferrarese alla Muraglia e fermatevi in prossimità del Fortino di Sant’Antonio.
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